Un bambino di sette anni è annegato ieri pomeriggio dopo essersi tuffato in piscina a Brescia: il tutto sotto gli occhi increduli della sua famiglia
Nella piscina comunale di Brescia c’erano i genitori e il fratello maggiore del bimbo di 7 anni che ieri dopo le 16, è annegato, deceduto dopo il trasporto agli Spedali civili della città lombarda. In una domenica in cui in tanti hanno deciso, complice il bel tempo, di affollare le piscine. Il bambino di origini straniere si è tuffato e subito non si è sentito bene ed è finito sott’acqua. Immediatamente sono intervenuti i bagnini che hanno tentato disperatamente di rianimare il piccolo. Ma quando è stato tirato fuori dall’acqua era già incosciente. Sebbene i bagnini abbiano esercitato le manovre per rianimarlo, non ha mai ripreso conoscenza. Appena arrivato in ospedale, i medici hanno potuto solo stabilire la morte.
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La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per la morte in piscina del bambino di 7 anni
La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta. L’accusa è di omicidio colposo visto che si dovrà stabilire tramite il magistrato di turno se il decesso del piccolo di 7 anni poteva evitarsi. Nella piscina comunale di Brescia, il 31 luglio 2019 è morto un anziano di 85 anni per un malore. Anche un anno fa la Procura aprì un’inchiesta e i quattro bagnini sono stati però assolti dall’accusa di omicidio colposo. La tragedia della città di Brescia coincide fatalmente nello stesso giorno ma di due anni fa, 19 luglio 2018, con la scomparsa di Iuschra Gazi, una ragazzina di 12 anni, bengalese, autistica, che si perse tra i boschi di Serle nel corso di una gita con un team di accompagnatori e altri ragazzini disabili. La bambina non è stata più ritrovata e gli inquirenti l’hanno quindi dichiarata morta.
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L’educatrice che quella maledetta mattina seguiva la piccola ha patteggiato una condanna di 8 mesi.