Madrid, nuovi focolari di Covid-19 nelle città di Leganés, Fuenlabrada e Mastoles legati soprattutto a comunità di immigrati subsahariani
I contagi aumentano in tutta la comunità spagnola e soprattutto a Leganés, Fuenlabrada e Mastoles. Gli operatori sanitari di Madrid sono preoccupati e temono che la situazione possa andare fuori controllo in qualsiasi momento. Anche se la comunità non è tra quelle menzionate dal Ministero della Salute quando mette in evidenza quelle con i maggiori problemi di focolai o di trasmissione comunitaria, i contagi sono aumentati progressivamente nelle ultime due settimane, come quelli segnalati di Leganés, Fuenlabrada e Mastoles, grandi comuni nella cosiddetta cintura rossa, a sud della capitale.
L’aumento dei casi si aggiunge alla precaria situazione dell’assistenza primaria e del personale sanitario pubblico ancora più raro, che sono quelli che devono rilevare rapidamente quelli positivi e cercare i loro potenziali contatti. I tracker della regione sono solo 182, come riconosciuto questa settimana dal direttore della salute, Enrique Ruiz Escudero, nella prima conferenza stampa che ha tenuto in quattro mesi.
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I medici di famiglia consultati stanno già notando l’aumento dei casi nelle loro nomine e riferiscono che il monitoraggio non è stato fatto bene. Mar Noguerol, un medico di Fuenlabrada, spiega che poche settimane fa c’era un picco di casi positivi, anche se per lo più asintomatici.
In molti casi si sospettava che non potessero nemmeno infettare e che la traccia di virus rilevati dal test fosse residua. Ma nell’ultima settimana stanno arrivando con chiari sintomi di Covid come febbre e tosse. “Questo venerdì abbiamo mandato due persone con polmonite all’ospedale, una delle quali bilateralmente, quando non le vediamo da un po’ di tempo“, spiega Noguerol. I casi si stanno palesando nelle comunità di immigrati subsahariani.
Il governo di Madrid fatica a gestire i nuovi contagi
“Aspettiamo l’esplosione la prossima settimana“, avverte il medico, molto nervoso per i dati della sua località, con un’incidenza cumulativa (casi per 100mila abitanti) a sette giorni tre volte quella della capitale di Madrid (16,52 rispetto alle 5,24 di Madrid), secondo un rapporto sulla salute pubblica del 21 luglio.
All’inizio del mese la regione ha riferito al Ministero della Salute tra 25 e 50 nuovi casi nelle 24 ore precedenti. Questa settimana è già passata da 100 al giorno. Le ultime due relazioni epidemiologiche settimanali prodotte dalla Direzione generale della sanità pubblica di Madrid, dal 14 al 21 luglio, mostrano che l’incidenza cumulativa di sette giorni è salita anche a San Sebastiàn de los Reyes e Majadahonda hanno più casi rispetto alla settimana precedente, ma la sua incidenza è ancora bassa.
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