Attilio Fontana, governatore della Lombardia, è indagato nell’inchiesta di Milano sulla fornitura da mezzo milione di camici e altro materiale medico della società Dama Spa
Fontana è indagato sulla fornitura dei camici bianchi della società Dama Spa in Lombardia. La Dama Spa è gestita dal cognato di Attilio Fontana Andrea Dini, che risulta iscritto nel registro degli indagati dell’inchiesta dei pm di Milano. La moglie di Dini, Roberta, detiene il 10% della società. Nel registro degli indagati è finito anche Filippo Bongiovanni, ex dg di Aria Spa, centrale acquisti regionale. La sua accusa è di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Bongiovanni è stato interrogato dai pm e secondo lui, la Regione Lombardia avrebbe insieme alla sua centrale acquisti operato in uno stato di necessità durante l’emergenza sanitaria.
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Attilio Fontana avrebbe un presunto “ruolo attivo”
Erano in corso da qualche settimana degli accertamenti su un presunto “ruolo attivo” del governatore della Lombardia. La moglie di Attilio Fontana invece sarebbe estranea ai fatti. Bongiovanni, invece, avrebbe spiegato che in piena emergenza sanitaria Covid erano state sospese tutte le procedure di verifica sulle forniture e anche quella sui conflitti di interesse. D’altronde, come dice Bongiovanni, “questo genere di verifiche non sarebbero nemmeno spettate a lui”, a cui è stato consentito di dare la sua versione dei fatti con domande mirate per ottenere spiegazioni. Non gli è stato mostrato il capo di imputazione.
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Per ora gli inquirenti non hanno intenzione di interrogare Andrea Dini, ma forse saranno necessari altri accertamenti del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza.