I presidi parlano delle criticità della scuola che sta per incominciare. “Servono 20mila aule” e così dai Comuni arriva la proposta alternativa
È pronto per partire il conto alla rovescia per la riapertura delle scuole che è stata fissata già da diverso tempo per il 14 settembre ma ci sono ancora molti dubbi a riguardo.
La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina ha firmato il protocollo di sicurezza che vede all’attivo diversi punti tra i quali l’help desk per le scuole, precise modalità di ingresso ed uscita e l’igienizzazione degli spazi. Ma oltre tutto questo l‘Associazione nazionale Presidi a quasi un mese dall’apertura riferisce che ci sono ancora diverse criticità, soprattutto nelle grandi città come Roma.
Mancano gli spazi per i presidi che dicono che al momento servono circa 20 mila aule da ricercare e ricreare in spazi alternativi rispetto agli istituti. E mancano ancora molte localizzazioni, circa il 50% . Secondo le stime dei presidi circa 400mila alunni (il 5% circa) dovrà seguire le lezioni fuori dalla scuola.
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Scuola, per Anci: “Avvisi pubblici nei Comuni per le nuove aule”
Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani arriva con una proposta che potrebbe risolvere alcune criticità. Propone di usare case e b&b da adibire a nuove aule per fare lezione con la ripresa del nuovo inizio scolastico.
Una possibilità concreta quella partita dai Comui che tramite la responsabile scuola Cristina Giachi spiegano: “prevediamo presto la pubblicazione di Avvisi pubblici in diversi Comuni per il reperimento di spazi alternativi dove poter allestire le aule per ospitare le classi che dovranno fare lezioni nei luoghi alternativi”.
Avvisi aperti a tutti, e dove sarà necessario potrebbero partecipare anche “hotel, bed and breakfast e perfino appartamenti singoli” ha chiarito la Giachi, purché rispettino i requisiti sicurezza. Un’idea nata in base alle risorse per gli enti locali sull’affitto stabilito dal decreto legge di agosto.
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Così oltre a musei, cinema e centri congressi anche b&b e hotel potrebbero cambiare veste per permettere agli studenti di tornare a scuola in sicurezza.
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