Hit parade 1980: erano le canzoni dell’estate. Ve le ricordate?

Hit Parade del passato, ecco tutte le canzoni che hanno animato l’estate del 1980. Ve le ricordate tutte? Riscopriamole insieme.

Hit Parade 1980
Scena tratta da “Il tempo delle mele” (foto dal web)

La musica è lo specchio del tempo. Le canzoni che abbiamo ascoltato recano una traccia di chi eravamo, si legano a ricordi indissolubili, rievocano emozioni passate. Quante volte, ascoltando una canzone, ci è tornato in mente quel preciso istante o quella precisa persona che credevamo di aver dimenticato? Quante volte abbiamo potuto riassaporare una sensazione sbiadita dal tempo? Riscopriamo insieme alcune hit del passato, anno dopo anno, estate dopo estate.

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Hit Parade del passato: tutte le canzoni dell’estate 1980

Hit Parade 1980
Hit Parade (foto dal web)

Era l’estate del 1980, Umberto Eco aveva appena pubblicato “Il nome della Rosa”, mentre “Il tempo delle mele” -che sarebbe uscito nel dicembre successivo- si preparava a diventare il film cult per eccellenza di un’intera generazione. Di lì a poco il panorama musicale avrebbe perso John Lennon, suo più grande interprete, ma nel frattempo le radio trasmettevano musica carica di energia, destinata a segnare un’intera epoca.

In cima alla Hit Parade di quell’anno, Video killed the radio star” dei The Buggles, subito seguita da “Olympic games” di Miguel Bosè. Tra le canzoni più amate degli interpreti italiani, invece, “Amico” di Renato Zero e Non so che darei” di Alan Sorrenti (che appena tre anni prima aveva pubblicato la sua “Figli delle stelle”).

“Sei troppo bella per sbagliare, solo tu mi sai capire, Luna” cantava poi Gianni Togni, in una canzone rimasta immortale. “E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po’. A mezzanotte puoi trovarmi vicino a un juke-box”. Ultima, ma non meno importante, la malinconica “Il tempo se ne va” di Adriano Celentano.
Hit Parade anni 1980
Copertina di Video Killed The Radio Stars (foto dal web)

Menzione speciale per “Sono solo canzonette” di Edoardo Bennato, il singolo tratto dall’omonimo album, destinato a rimanere un simbolo degli anni ’80. L’EP pubblicato da Bennato -sulla scia dei grandi cantautori impegnati dei decenni passati- era un disco di denuncia politica e sociale, sapientemente raccontata dal genio dell’artista napoletano tramite la favola di Peter Pan.

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