Torino, tra i “furbetti del bonus” spunta la senatrice leghista Casolati proprietaria di una gioielleria. Ha incassato il contributo regionale da 1500 euro
La vicenda dei bonus continua a mietere vittime, specie nel partito del Nord, il partito dell’Italia che funziona, che produce, che rende e che in tanti casi si scaglia contro Roma ladrona o Sud amante del divano. A Torino, tra i “furbetti del bonus” spunta la senatrice leghista Casolati proprietaria di una gioielleria. Ha incassato il contributo regionale da 1500 euro “Riparti Piemonte” previste per il post Lockdown. Con i giorni aumentano i furbetti del partito del Nord che hanno chiesto e ottenuto i bonus. O i 600 euro del governo o i contributi per le aziende come nel caso della senatrice Casolati, eletta in Parlamento nel 2018 e leghista da tempo, la situazione si fa imbarazzante.
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Bonus, l’imbarazzo leghista
Tra l’altro la Lega è il partito dei 49 milioni di rimborso elettorale non giustificato che andrebbero restituiti alle casse statali. Intanto il partito ha preso provvedimenti. “Dopo aver ascoltato e verificato la posizione, come per i precedenti casi, è stato preso il provvedimento della sospensione per la senatrice Marzia Casolati”. A dare questa comunicazione è il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo.
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Oltre alla senatrice piemontese era toccata già a due deputati Andrea Dara e Elena Murelli e ai due consiglieri regionali Matteo Gagliasso e Claudio Leone, il primo ingegnere di Alba, il secondo commerciante di Rivarolo. Poi, il segretario regionale Riccardo Molinari ha chiesto la sospensione dal partito.
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M.P.