Smartworking: in difficoltà molti settori

La diffusione dello smartworking ha portato con sé cambiamenti sociali ed economici inaspettati: in crisi trasporti, ristorazione, mense e imprese di pulizie.

Smartworking: in difficoltà trasporti e ristorazione
Tram (foto Pixabay)

A causa dello smartworking si stanno verificando alcuni cambiamenti molto rilevanti nei settori che ruotano attorno al lavoro svolto “in presenza”, negli uffici.

Si tratta forse di una fase transitoria ma riguarda molti settori tra cui i trasporti locali, la ristorazione, le mense aziendali, i servizi di pulizia e manutenzione.

In tema trasporti, ad esempio, la cancellazione di milioni di spostamenti casa-lavoro durante il momento apicale dell’emergenza sanitaria ha comportato una vera e propria rivoluzione.

Questo anche perché prima del lockdown e della diffusione obbligata del lavoro agile gli smart-workers erano 570mila mentre oggi i numeri sono all’incirca sestuplicati.

In base ai dati del Ministero del Lavoro ci sono circa 800mila dipendenti privati in attività da casa cui vanno aggiunti i dipendenti della Pubblica Amministrazione che sono al 50% in smartworking (almeno fino a fine anno).

E il dato potrebbe ulteriormente lievitare visto che la modalità non è dispiaciuta a molte realtà aziendali anche data la comprovata caratteristica di impattare meno sui costi fissi delle sedi.

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Smartworking: in difficoltà trasporti e ristorazione
Cucina (foto Pixabay)

Oltre ai trasporti locali a soffrire in prima linea sono i servizi di ristorazione e mensa.
A giugno, a un mese dalla fine del lockdown, in base ai dati dell’Osservatorio Oricon, la ristorazione aziendale aveva subìto un calo del 68% del fatturato.

Ovviamente anche il mercato immobiliare sta vivendo fluttuazioni inaspettate dovute sia al fatto che c’è minor domanda di immobili a uso ufficio da parte delle società sia alla drasticamente diminuita necessità di reperire un’abitazione da cui siano facilmente raggiungibili quartieri storicamente deputati al lavoro aziendale.

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Smartworking: in difficoltà trasporti e ristorazione
Lavoro da casa (foto Pixabay)

Seguono a ruota le imprese di pulizie che nel 2020 stimano un calo del 15% sul fatturato. Un risultato mitigato dalle santificazioni resesi necessarie per permettere il residuo lavoro in presenza.

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