Il Superbonus al 110% si applica anche ai lavori su ruderi e su fabbricati fatiscenti e non abitabili. L’Agenzia delle Entrate lo chiarisce rispondendo all’interpello numero 326 del 9 settembre 2020.
Per l’Agenzia delle Entrate anche i lavori su ruderi, fabbricati fatiscenti e non abitabili, che siano classificati nella categoria catastale F2 “unità collabenti”, possono dare diritto alla maxi detrazione.
Ciò che conta ed è dirimente rimane l’integrazione o meno dei requisiti richiesti dalle norme di riferimento, oltre all’adempimento di tutte le procedure richieste.
L’Agenzia ha infatti risposto all’interpello numero 326 del 9 settembre 2020.
Si tratta di uno dei chiarimenti del pacchetto, fornito sempre il 9 settembre, sull’agevolazione introdotta dal Decreto Rilancio.
La risposta dell’Agenzia è relativa all’interpello presentato da un proprietario di un’unità immobiliare, che rientra nella categoria catastale F2, non abitabile e incapace di produrre reddito.
In tale categoria rientrano appunto i ruderi e in generale gli edifici fatiscenti.
Il caso di chi ha proposto l’interpello
L’immobile è contiguo all’abitazione principale e il proprietario intenderebbe ristrutturare entrambi con accorpamento, previo ottenimento di specifico titolo abilitativo.
Il proprietario vorrebbe svolgere alcuni lavori tra cui laristrutturazione con riduzione di due classi di rischio sismico, l’efficientamento energetico tramite l’isolamento termico delle pareti; la sostituzione della caldaia e dell’impianto di riscaldamento, la sostituzione degli infissi e l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo.
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