Bonus Facciate: l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sugli interventi edilizi da portare in detrazione. Vediamo quali.
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L’interpello cui l’Agenzia delle Entrate ha dato seguito con risposta n. 411 del 25 settembre scorso riguardava il regime di detrazione fiscale di alcune spese che possiamo definire “correlate” a quelle di facciata.
Si tratta di quelle sostenute per la rimozione della pavimentazione esistente, l’impermeabilizzazione e rifacimento della pavimentazione, la rimozione e riparazione delle parti ammalorate dei sotto-balconi e successiva tinteggiatura e la rimozione e riparazione delle parti ammalorate dei frontalini dei balconi e successiva tinteggiatura.
A riguardo l’Agenzia delle Entrate ha ribadito i presupposti per la fruizione della detrazione fiscale, di cui all’art. 1, commi da 219 a 224, Legge di Bilancio per il 2020.
In particolare, la detrazione riguarda gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444.
Per zona A si intendono: “le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi”.
Per zona B invece devono intenedersi: “le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A): si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq”.
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Il regime di detrazione con il bonus facciate: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
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L’Agenzia delle Entrate ha risposto all’interpello spiegando che il bonus facciate spetta anche per le spese sostenute per la rimozione e impermeabilizzazione e rifacimento della pavimentazione del balcone nonché per rimozione e riparazione delle parti ammalorate dei sotto-balconi e dei frontalini e successiva tinteggiatura.
Circostanza che rende ancora più interessante la misura.
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha altresì ribadito che in base all’art. 121 D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), i soggetti che sostengono le spese relative agli interventi che rientrano nel bonus facciate possono optare anche per lo sconto in fattura oppure la cessione del credito d’imposta.
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Le modalità attuative delle due opzioni sono regolate e chiarite dal Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 8 agosto 2020, n. 283847.
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