E’ in arrivo la proroga della cassa per Covid fino a marzo 2021. Inoltre, Governo e sindacati si confrontano in queste ore sul blocco dei licenziamenti.
La cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 potrebbe durare fino a marzo 2021. In particolare, l’intervento del governo per prorogare la durata degli ammortizzatori sociali per l’emergenza coronavirus avverrà in due fasi.
Dapprima sarà emanato un decreto in cui verrà definita la proroga della cassa Covid-19 per tutto il 2020.
Successivamente, con la finanziaria (5 miliardi, compresi i fondi residui) sarà finanziata la copertura della cassa Covid-19 forse fino a marzo.
In particolare, sarà concessa gratuitamente alle realtà che hanno registrato una perdita di fatturato nei primi tre trimestri del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019 (almeno il 20% del fatturato).
Invece, i datori che hanno perso meno dovranno contribuire per il 9%, ovvero del 18% (se non hanno perso nulla).
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Il blocco dei licenziamenti cesserà di essere “indiscriminato”
Più complesso il tema del blocco dei licenziamenti.
Infatti, come noto, il blocco è in vigore dallo scorso 17 marzo ed è stato prorogato da ultimo con il decreto Agosto.
Tra i dettami introdotti c’è il principio secondo cui le imprese non possono licenziare fino al 31 dicembre 2020 finché beneficiano di sussidi statali.
Pertanto, in pratica, dal prossimo mese, scadendo per molti la Cig Covid ovvero lo sgravio contributivo, le imprese saranno libere di procedere con i licenziamenti.
Sul tema si stanno confrontando il Governo e i sindacati.
Già sabato sera i leader di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto ai ministri dell’Economia e del Lavoro di estendere il blocco dei licenziamenti fino alla fine della crisi.
Tuttavia, Confindustria si oppone duramente anche perché impedendo i licenziamenti si blocca anche il turnover e tutte le ristrutturazioni aziendali.
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Un’ipotesi intermedia è quella di confermare il blocco solo per i licenziamenti collettivi, oppure di ricorrere ai licenziamenti individuali per ragioni economiche in presenza di politiche attive.
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