In una visione eco-sostenibile incentrata sulla salvaguardia dell’ambiente urbano e della popolazione che lo vive giornalmente, il Lussemburgo ha ufficialmente annunciato l’intenzione di rendere i trasporti pubblici gratuiti per tutti, diventando di fatto il primo paese al mondo ad adottare una politica del genere.
Il nuovo governo di coalizione, entrato da poco in carica, abolirà biglietti e abbonamenti per treni, autobus e tram per la prossima estate. Attualmente, i prezzi applicati per viaggiare sono abbastanza economici. Essendo una nazione molto piccola, due ore di viaggio costano soltanto 2 euro e sono sufficienti per raggiungere qualsiasi destinazione. Per la prima classe, il biglietto del treno costa 3 euro. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, con soli 4 euro si può viaggiare per l’intera giornata.
Stando alla stime, per funzionare il trasporto pubblico in Lussemburgo costa circa 1 miliardo di euro all’anno. Viene molto utilizzato dai pendolari un abbonamento chiamato “mPass”, il quale costa 150 euro all’anno e si può utilizzare su tutti i trasporti pubblici.
La mossa di abolire biglietti e abbonamenti a partire dall’estate 2019 è stata studiata per abbattere l’utilizzo dei veicoli privati, con la conseguente diminuzione della congestione del traffico soprattutto dentro e intorno la città di Lussemburgo, diventata terra di fumi tossici rilasciati dalle autovetture.
Geograficamente, il Lussemburgo non ha sbocchi sul mare e confina con Germania, Olanda e Belgio. Gli abitanti sono circa 600.000, a cui vanno aggiunti quei 200.000 che ogni giorno attraversano il confine dai paesi limitrofi per recarsi al lavoro. Solo la città di Lussemburgo conta 110.000 abitanti, ma si stima che 400.000 persone si rechino nella capitale ogni giorno per lavoro.