Chi soffre di ipertensione, l’aggiunta di semi di lino macinati ai pasti può aiutare. Contengono un certo numero di sostanze, come l’acido alfa-linolenico (un tipo di acido grasso omega-3), fibre e lignani.
I semi di lino sono disponibili in numerose forme, tra cui quelli interi o macinati e olio. Assunto a volte come supplemento, quest’ultimo contiene acido alfa-linolenico. Dal momento che l’intero seme può essere difficile da digerire, devono essere macinati in polvere prima di mangiarli.
Perché i semi di lino sono ottimi per gestire la pressione alta?
Si ritiene che l’acido alfa-linolenico svolga un ruolo chiave sulla pressione sanguigna. In effetti, alcune ricerche hanno collegato l’assunzione di acido alfa-linolenico con un ridotto rischio di ipertensione.
La fibra dei semi di lino può anche aiutare a ridurre la pressione del sangue. Ci sono prove che hanno accertato che l’assunzione delle fibre può aiutare a combattere in parte l’ipertensione, proteggendo contro la disfunzione endoteliale (cioè, le anomalie nello strato di cellule che rivestono i vasi sanguigni).
Effetti collaterali
In alcune persone, i semi di lino possono causare dolore addominale, gonfiore, costipazione, diarrea e nausea, in particolare se assunti in grandi quantità.
Poiché i semi di lino possono abbassare la pressione sanguigna, chi sta assumendo farmaci per farla abbassare dovrebbe consultare il medico prima di consumare semi di lino.
Le donne incinte o che allattano dovrebbero evitare i semi di lino, poiché potrebbero avere lievi effetti ormonali. Inoltre, i semi di lino non dovrebbero essere consumati crudi o acerbi perché contengono composti potenzialmente tossici. Alcuni esperti suggeriscono di limitare il consumo a meno di 50 grammi al giorno.