Quando si tratta di economicità, il polistirolo è senza dubbio un materiale poco costoso e che si adatta a qualsiasi situazione, dalle bevande calde fino all’imballaggio di prodotti elettronici. Però, dal punto di vista ecologico, il difficile riciclaggio rende questo materiale un serio pericolo per l’ambiente. Ecco allora venire in soccorso un nuova opzione chiamata nanowood, simile al polistirolo ma completamente biodegradabile.
Sviluppato presso l’Università del Maryland, questo materiale è stato creato con del legno mescolato ad alcuni prodotti chimici come l’idrossido di sodio e il perossido di idrogeno. Questi prodotti chimici estraggono le pareti cellulari e rilasciano nanofibre di cellulosa. Siccome il nanowood intrappola interamente il calore, diventa una notevole fonte di isolamento. Inoltre, la provenienza dagli alberi rende il materiale leggero e rinnovabile, ma anche robusto e biodegradabile.
Nei test di laboratorio, un pezzo di nanowood dalla lunghezza di 15 cm e dallo spessore di 2 cm è riuscito a sopportare il calore alla stregua del polistirolo. Ecco perché, secondo gli scienziati, il nanowood potrebbe in futuro essere utilizzato per isolare veicoli ed edifici.
Jeff Youngblood, scienziato dell’Università Purdue, ha dichiarato: “Il lavoro fatto evidenza come, attraverso un trattamento adeguato, il legno può trasformarsi in un materiale ancora più isolante rispetto a quelli comunemente usati, tipo la vetroresina nelle case. Inoltre, il beneficio maggiore è quello di non essere tossico e di essere invece completamente sostenibile”.
Il polistirolo è ancora molto utilizzato in diverse parti del mondo. Solo in alcune zone degli Stati Uniti, come nello stato di New York, in California e nell’Oregon, è parzialmente vietato. L’impatto ambientale continua ad essere rilevante, ma senza una campagna di sensibilizzazione adeguata il problema è lungi dall’essere risolto. Ecco perché un materiale come il nanowood potrebbe rappresentare una soluzione.