La Torre Eiffel verrà circondata da un gigantesco parco

Grazie alla vittoria di un concorso, lo studio di architettura paesaggista Gustafson Porter + Bowman re-immaginerà l’area che circonda la Torre Eiffel a Parigi. L’intenzione, stando al progetto, è quello di trasformare la zona intorno alla torre in un asse verde centrale, contenente diversi paesaggi. La prima fase del progetto verrà completata prima delle Olimpiadi del 2024.

Sono attualmente vari i problemi che affliggono la zona della Torre Eiffel: sovraffollamento (sono 30 milioni i visitatori ogni anno), ridotta accessibilità, mancanza di servizi e giardini congestionati. Per risolvere prontamente questi problemi, il comune di Parigi ha bandito un concorso internazionale di progetti resilienti, inclusivi e orientati all’ambiente.

Il progetto vincitore di Gustafson Porter + Bowman mette al centro di un asse la Torre Eiffel, collegando il Trocadéro, il Palais De Chaillot, il Pont D’Iéna, il Champ De Mars e l’Ecole Militaire. A convergere in questa spina dorsale saranno vari paesaggi: una serie di paesaggi convergono lungo questa spina dorsale: un anfiteatro “verde” che restituisce spazio ai pedoni del Trocadéro, mentre uno spazio pubblico nuovo e animato si sviluppa dalle Fontane Varsovie verso il Pont D’Iéna, a sua volta ri-immaginato come passeggiata verde.

Come punto di riferimento, il piazzale della Torre Eiffel offrirà ai visitatori vari servizi aggiuntivi e strutture nascoste tra gli alberi in modo discreto, mentre i prati in rilievo del Champ De Mars proteggono ed elevano il paesaggio.

A riunire il design saranno due caratteristiche storiche del paesaggio: Il design riunisce due tipologie storiche del paesaggio: i giardini francesi classici, caratterizzati da assi importanti che esprimono potenza, ed i pittoreschi giardini francesi, luoghi di sperimentazione artistica. In tutto il paesaggio urbano, i percorsi verdi ed i giardini, oltre ad introdurre la biodiversità, saranno luoghi per eventi temporanei e attività creative. L’intero progetto dovrebbe essere completato entro il 2030.

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