Benefici delle piante grasse in una casa

Marco Tullio Cicerone, famoso filosofo romano, una volta disse: “Se hai un giardino ed una biblioteca, possiedi tutto ciò di cui hai bisogno”. Quanto affermato sta a significare che una biblioteca nutre la mente, mentre la natura nutre l’anima. Piante come quelle grasse di addicono particolarmente allo scopo, e per vari motivi: vediamo quali.

Illuminano una casa

Le piante grasse, grazie alla loro robustezza, crescono rigogliose in qualsiasi clima. Osservando la natura, si possono trovare sulle scogliere, nelle umide giungle, nei secchi deserti e nel freddo delle montagne. All’interno di una casa, prosperano se tenute a temperatura ambiente. Inoltre, la fioritura avviene in qualsiasi periodo dell’anno.

Purificano l’aria

Le piante emettono vapore acqueo, che a sua volta genera un’azione di pompaggio che porta l’aria contaminata fino alle radici della pianta. Soprattutto le quelle grasse riescono a convertire questi contaminati in cibo, purificando l’aria della casa.

Migliorano l’umidità della casa

Poiché le piante rilasciano acqua, tendono a migliorare l’umidità all’interno della casa, favorendo la guarigione da alcuni problemi di salute, tra cui:

  • Mal di gola.
  • Raffreddore comune.
  • Tosse secca.
  • Pelle secca e pruriginosa.

Possono aggiungere ossigeno fresco all’ambiente

Rispetto alla maggior parte delle piante, quelle grasse non rilasciano anidride carbonica durante la notte, ma continuano a produrre ossigeno. Questa caratteristica aiuta a rinfrescare l’aria della casa, migliorando la respirazione dei residenti. Ottima idea sarebbe posizionare le piante grasse in quelle stanze dove si percepisce maggiore bisogno di aria fresca, tipo bagni o cucina.

Possono aumentare la tolleranza al dolore

Anche se l’idea che una pianta grassa possa sedare il dolore fisico possa sembrare astrusa, alcuni studi lo hanno confermato. Durante la ricerca scientifica, i pazienti hanno mostrato di avere bisogno di meno farmaci antidolorifici quando le piante grasse venivano posizionate nelle loro stanze d’ospedale.

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