Giorni più corti e notti più lunghe: ecco il Solstizio di giugno, spesso associato a cambiamenti, natura e nuovi inizi. In molti parti del mondo, l’evento viene celebrato con feste, falò, picnic, canti e danze tradizionali.
Il Solstizio di giugno viene celebrato fin dall’antichità, dove l’inizio veniva utilizzato per organizzare calendari e per comprendere come piantare o raccogliere i raccolti. Molti matrimonio venivano celebrati in questa data.
Alcuni storici considerano Stonehenge, monumento preistorico nel Wiltshire (Inghilterra) come luogo dove i popoli antichi utilizzavano il Solstizio di giugno per organizzare i loro calendari. Mettendosi al centro del complesso, il giorno del Solstizio di giugno il sole sorge in un punto particolare sull’orizzonte. Alcune teorie suggeriscono che i costruttori di Stonehenge potrebbero aver usato il solstizio come punto di partenza per contare i giorni dell’anno.
Nell’antichità, durante il Solstizio di giugno in Cina veniva celebrata la terra, la femminilità e le forze “yen”, in contrapposizione con il Solstizio d’inverno, in cui venivano celebrate le forze del cielo, la mascolinità e lo “yang”.
In Gallia (Francia), la festività veniva chiamata Festa di Epona, dea dall’aspetto di una cavalla che personificava la fertilità e proteggeva i cavalli. Invece, nelle antiche tribù della Germania, slave e celtiche, il Solstizio di giugno veniva celebrato con dei falò.
Con la diffusione del cristianesimo, molti usi e costumi pagani vennero incorporati nella religione cristiana. In alcune parti della Scandinavia, la festa di mezza estate è rimasta viva, ma celebrata il 24 giugno per onorare San Giovanni Battista invece degli dei pagani.
Nei tempi moderni, in Paesi come Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia, il Solstizio d’estate è una festa nella festa. Quando al Nord Europa le giornate sono più lunghe e si manifesta il sole a mezzanotte, vengono celebrate sia l’estate che la fertilità della terra. In Svezia e in molte parti della Finlandia la gente balla intorno ai Maypoles (Alberi di maggio). I falò sono illuminati e le case sono decorate con ghirlande di fiori, vegetazione e rami di alberi.
In Estonia, Lettonia e Lituania, il Solstizio d’estate è un’occasione per viaggiare in campagna e connettersi con la natura. Molte persone accendono falò e restano svegli tutta la notte a bere, cantare e ballare.