Molto spesso le persone sorridono forzatamente e lo fanno durante colloqui e cene di lavoro oppure occasioni pubbliche di diversa natura. In poche parole, “fingono di sorridere”. A volte lo fanno anche per avere un bell’aspetto, ma in realtà quei sorrisi sono vuoti.
La scienza afferma che sorridere è molto importante. Fa sentire bene, rende le persone più amichevoli e accessibili. Ma è possibile riconoscere un sorriso vero da uno falso? Si, lo è. Per individuare quelli falsi, bisogna però prima riconoscere quelli veri.
Sorrisi genuini
Il medico francese Guillaume Duchenne scoprì che in un sorriso genuino vengono coinvolti due muscoli del viso: uno è responsabile dell’allargamento delle guance e dell’esposizione dei denti (muscolo maggiore zigomatico), l’altro è il muscolo orbicularis oculi, il quale si contrae e forma delle rughe sul bordo esterno degli occhi (piedi di gallina).
Tre modi per riconoscere un sorriso falso
Per individuare un sorriso falso, ci sono tre cose da osservare attentamente:
Assenza di occhi chiusi: siccome il movimento del muscolo orbicularis oculi è fondamentale nel riconoscere un sorriso genuino perché fa chiudere gli occhi, nel caso di uno fasullo non ci saranno movimenti nella zona facciale superiore, specificatamente in quella degli occhi. Se non si chiudono, si è di fronte ad un sorriso falso.
Assenza dei “piedi di gallina”: un sorriso sincero forma sui lati degli occhi i cosiddetti “piedi di gallina”. In assenza, la falsità del sorriso è palese.
Denti inferiori visibili: in un sorriso falso, diventano visibili i denti inferiori. In uno sincero, il muscolo della bocca, il muscolo maggiore zigomatico, si muove verso l’alto, mentre uno finto tende a spostare questo muscolo verso l’esterno, esponendo a volte i denti inferiori. Naturalmente, questo concetto non è universale. Ci sono persone che, quando sorridono in modo falso, non mettono in evidenza i denti inferiori.