Si dice che “l’appetito vien mangiando”. Ma se il cibo nel piatto finisce e la fame è ancora presente? Niente paura, basta addentare il piatto piuttosto che buttarlo via. “Ma mangiare plastica è fuori da ogni logica”, direbbero tutti. Ma questi piatti non lo sono affatto!
Prima di dare una spiegazione ad un gesto all’apparenza insano, una premessa: il Parlamento europeo, in risposta al disastroso impatto della plastica sull’ambiente, ha vietato la produzione e l’utilizzo di posate e piatte di plastica entro il 2021. Per questo motivo, molte aziende produttrici stanno sviluppando alternative eco-compatibili. Tra questi, piatti e posate usa e getta realizzati con crusca di frumento e prodotti da un’azienda polacca. Adesso vi viene voglia di addentare quel piatto vero?
L’azienda si chiama Biotrem e si trova a Zambrow (Polonia). Fondata da Jerzy Wysock, produce contenitori di crusca di grano da quindici anni. La crusca è un prodotto in eccesso recuperato durante il processo di produzione del grano, che viene estratto utilizzando una piccola quantità di acqua ad alte temperature in macchine specifiche per trasformarlo in ciotole, piatti e posate, completamente biodegradabili e compostabili entro 30 giorni dall’utilizzo.
Da una tonnellata di grano si possono create circa 10.000 piatti, utilizzabili sia per cibi caldi che freddi. In più, una volta consumato il pasto, si può effettivamente utilizzare il piatto per fare uno spuntino, considerando che non contiene additivi chimici. Piatti e posate lasciati sui prati da persone maleducate dopo un picnic? Con quelli prodotti da Biotrem non accadrà mai più.
L’azienda produce già 15 milioni di piatti all’anno, i quali vengono esportati in Europa, Asia, Nord America e Australia. Questa cifra potrebbe raddoppiare in tempi brevi poiché Biotrem mira ad ampliare la sua gamma con piatti realizzati con orzo, avena, manioca e persino alghe, oltre a produrre altri tipi di contenitori come le scatole da asporto.