Un nuovo regolamento che verrà svelato dal Dipartimento degli Interni porrebbe coinvolgere la maggior parte delle leggi a favore della tutela degli uccelli migratori, consentendo alle aziende che uccidono accidentalmente tali animali di non essere punite.
Diverse testate giornalistiche statunitensi hanno riferito che una modifica alle regole dovrebbe essere annunciata dall’agenzia non appena verrà codificato un parere legale emesso dal Dipartimento degli Interni nel 2017, secondo cui le leggi stabilite per proteggere gli uccelli migratori non dovrebbero essere applicate in situazioni in cui le morti di animali sono accidentali.
In poche parole, la modifica della norma consentirebbe alle aziende, che non generano misure di salvaguardia atte a prevenire la morte degli uccelli migratori, di evitare sanzioni poiché, allo stato attuale, soltanto le uccisioni volontarie sono considerate perseguibili. Il cambiamento avviene soprattutto perché l’agenzia ha smesso da tempo di indagare su tali morti sotto l’amministrazione Trump.
Naturalmente, la modifica proposta è stata immediatamente criticata dai gruppi ambientalisti, i quali hanno affermato che l’amministrazione Trump avrebbe di fatto consentito alle aziende di cavarsela senza aver generato contromisure per prevenire le morti accidentali.
Bob Dreher, leader del gruppo di difesa “Defenders of Wildlife”, ha dichiarato: “Questa continua radicalizzazione sta cercando di cambiare molte cose già esistenti. Noi combatteremo affinché ciò non avvenga”.
Otto stati, tra cui la California, hanno già avviato un percorso legale per sovvertire l’opinione emessa dagli avvocati delle agenzie nel 2017, così come la nuova norma. Guidata dal procuratore generale dello Stato, Xavier Becerra, la California sta anche sfidando gli sforzi dell’amministrazione Trump per modificare l’Endangered Species Act.
“Non sfidiamo queste azioni perché vogliamo combattere, le sfidiamo perché è necessario”, ha dichiarato Becerra.