Coronavirus, molti aspetti ancora da chiarire sull’epidemia in corso sviluppatasi in Cina: i punti oscuri chiariti da una virologa italiana
Continua a salire il numero di morti e di contagiati dall’epidemia di coronavirus. Secondo la Cina siamo arrivati a 1600 vittime circa, un bilancio però che potrebbe essere ben più drammatico, secondo la virologa italiana Ilaria Capua, direttrice del Centro di eccellenza dedicato alla “one Health” dell’Università della Florida. “Sono dati incompleti – ha spiegato la Capua all’Ansa – Non si tratta di malafede, ma essendoci in Cina 1,5 miliardi di persone è difficile, nell’arco di un mese, effettuare un monitoraggio verosimile”. Al ‘Corriere della Sera’ ha poi aggiunto: “Non c’è una responsabilità esclusiva dei cinesi per questo tipo di malattie: gli squilibri tra uomo e ambiente si creano lì come altrove, anche in Africa. Il primo caso in Egitto? Sono preoccupata, il Cairo è una megalopoli con milioni di persone spesso non censite e in Africa la popolazione soffre già di malattie infettive che la rendono più attaccabile”.
Riguardo la trasmissione della malattia attraverso il cibo, sempre Ilaria Capua ha spiegato, nel corso di un convegno a Venezia: “Non si tratta di una malattia a trasmissione alimentare. Gli animali da reddito non hanno nulla a che fare con questo tipo di virus. Ieri ho trovato un video su un importante portale di informazione italiano, dove si parlava della cottura ottimale di carne di pollo e di maiale. La stampa ha grandi responsabilità e deve utilizzare fonti assolutamente sicure”.