Scoperta una nuova via di trasmissione del nuovo coronavirus: a riferirlo l’ultimo aggiornamento del piano per la diagnosi e il trattamento della sindrome Covid-19.
Un nuovo aggiornamento del piano per la diagnosi e il trattamento della sindrome Covid-19, ha reso noto che il nuovo coronavirus può trasmettersi anche via aerosol. Ciò significa che le secrezioni respiratorie di soggetti infetti sarebbero in grado di consentire il contagio in un ambiente relativamente chiuso. Tale scoperta, conferma l’ipotesi che il nuovo coronavirus può percorrere considerevoli distanze. Le gocce respiratorie disperse nell’aria sarebbero in grado di fluttuare ed una volta inalate causerebbero il contagio.
Sino ad ora, riporta la redazione di Virgilio, l’unica via di trasmissione conosciuta del nuovo coronavirus era quella del contatto ravvicinato con pazienti infetti. Il contagio, infatti, si riteneva potesse avvenire tramite inalazione di gocce di respiro di persone infette tramite: tosse, starnuti o toccando oggetti infetti. Oggi però, tramite il sesto aggiornamento del piano per la diagnosi e il trattamento della sindrome Covid-19, è emerso che il virus può essere trasmesso anche via aerosol. Le autorità cinesi hanno affermato che il contagio può avvenire anche tramite una prolungata permanenza all’interno di un ambiente saturo di gocce respiratorie infette. Queste ultime, infatti, disperse nell’atmosfera sarebbero in grado di fluttuare percorrendo lunghe distanze e consentendo l’infezione tramite inalazione.
Per quanto riguarda la trasmissione del virus tramite gli alimenti nulla di invariato: per la Commissione Sanitaria Nazionale, l’Amministrazione Nazionale per la Medicina Tradizionale Cinese e per l’OMS questa possibilità è da escludersi.
Stando alla mappa dell’università statunitense Johns Hopkin la quale monitora in tempo reale lo sviluppo del coronavirus, i numeri del contagio crescono esponenzialmente. Oggi il numero delle vittime è salito a 2.129, mentre i casi di contagio sono ben 75.727. Tra questi sono aumentati quelli al di fuori dei confini cinesi. A Singapore sono 84 i soggetti infetti, mentre in Giappone 84; in Corea del Sud i casi sono saliti ad 84 mentre a 65 ad Hong Kong. Il dato critico, però, proviene dall’Europa: in testa la Germania con 18 contagi e a seguire la Francia con 12. In Italia i numeri fanno meno spavento: 3 casi, tutti in cura presso l’Ospedale Spallanzani di Roma. La coppia di coniugi cinesi giunti nel Bel Paese il 23 gennaio scorso ed un giovane contagiato sono ricoverati presso il nosocomio della Capitale.
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