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Benessere

Coronavirus come si cura | i consigli del San Raffaele di Milano

Coronavirus come si cura, risponde una esperta dell’ospedale ‘San Raffaele’ di Milano. I consigli da mettere in pratica per stare al sicuro.

Situazione Coronavirus come si cura FOTO yeslife

Anche in Italia si sta diffondendo la malattia. Diversi sono i casi registrati in particolar modo tra Lombardia e Veneto. E figura anche qualche ricovero cautelativo tra la Liguria e l’Emilia-Romagna. Ma il Coronavirus come si cura? Fino ad ora ci sono due morti ufficiali, ascrivibili in maniera diretta alla patologia deflagrata in Cina due mesi fa. Sono un uomo di 78 anni della provincia di Padova ed una donna di 67 che risiedeva invece in Lombardia. al 22 febbraio 2020 ci sono all’circa 50mila persone sottoposte ad osservazione speciale a scopo cautelativo, in provincia di Lodi. Lì ed in altre località lombarde, come Cremona, le scuole risultano chiuse e gli eventi pubblici sono stati annullati. Cosa si può fare per continuare a sentirsi al sicuro contro la patologia? Risponde la dottoressa Elisa Vincenzi, Capo dell’Unità Patogeni virali e biosicurezza dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

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Coronavirus come si cura: “Mettere in atto misure contenitive”

L’esperta risponde alle domande della rivista ‘Vanity Fair’. La dottoressa puntualizza come non ci sia ancora una cura specifica per la cura del Coronavirus. “Per un vaccino servirà aspettare uno, forse anche due anni. Nel frattempo vanno messe in atto delle misure di contenimento, identificando gli infetti per isolarle e metterle in quarantena. Questo è il protocollo seguito fino ad oggi. Ed occorre essere intransigenti e rigorosi nel seguire le linee base dettate dal Ministero della Salute e dalle altre autorità competenti. Le persone infettate ricevono una terapia di supporto. Ad esempio i casi di polmonite vedono l’applicazione della Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana). Ovvero una terapia non eseguibile in tutti gli ospedali italiani e che richiede la presenza di personale specializzato. La Ecmo consiste nel pompaggio di ossigeno nei polmoni. Per quanto riguarda il come si cura il Coronavirus, in base a ciò che abbiamo, sappiamo che antibiotici e cortisone non sono efficaci”.

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“Ci sono farmaci sperimentali ma niente di specifico”

“Esistono alcuni farmaci in fase sperimentale, oltre ad altri già reperibili e prescrivibili normalmente per la cura di altre malattie. Per esempio alcuni prodotti contro l’Hiv hanno mostrato qualche risultato di reazione al Coronavirus. Anche se non si tratta di veri e propri medicinali efficaci contro la patologia. C’è anche la possibilità di somministrare plasma di pazienti guariti, perché ricco di anticorpi. Tale procedura già vale nei casi di Ebola. Il caso di Codogno personalmente preoccupa perché ha avuto un decorso molto rapido, degenerando assai presto in malattia”, dice la professoressa. “C’è anche una situazione di contagio di una donna incinta all’ottavo mese. In questo, una cosa positiva c’è: i virus colpiscono il feto nei primi mesi. Invece alle fasi finali di una gravidanza i rischi per il nascituro calano di molto”.

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Ancora assente la immunità di gregge

Si parla anche del presunto ‘paziente zero’, che avrebbe contagiato altre persone nel Lodigiano dopo essere stato in Cina di recente: “Quella persona che potrebbe avere dato il via alla catena di infezione avrebbe agito inconsapevolmente in tal senso da gennaio. In tutto questo tempo potrebbe essersi negativizzato ed avere sviluppato degli anticorpi. Tutte le persone entrate in contatto con lui vanno messe in quarantena. A differenza dell’influenza, con il Coronavirus non esiste ancora l’immunità di gregge, con anticorpi sviluppati dalla maggior parte della popolazione e quindi livelli elevati di protezione”. Infine qualche consiglio: “Se si ha la febbre non si deve uscire di casa. Se ci sono sintomi intensi e persistenti come temperatura alta o difficoltà respiratorie, suggeriamo di chiamare un medico oppure il numero del Ministero della Salute, 1500”.

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