Coronavirus, in Italia il maggior numero di contagi: spiegato il motivo

L’Italia è il Paese Europeo con il maggior numero di contagi da nuovo coronavirus, ad ora si parla di 120 casi. Spiegato il motivo del negativo record.

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In poco più di 24 ore i numeri del contagio in Italia sono aumentati vertiginosamente. Secondo gli ultimi aggiornamenti i casi sarebbero saliti a 120, mentre le morti fortunatamente sono ferme a 2. Ma perché in Italia il 2019-nCoV si è diffuso così in fretta?

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Coronavirus, Italia sale in cima alla lista dei Paesi con più contagi: perché?

Al momento, riporta la redazione de La Stampa, i focolai sarebbero due in Italia. Tuttavia le indagini delle autorità sanitarie proseguono per meglio chiarire tale circostanza. Rispetto ai tre soggetti ricoverati allo Spallanzani, quelli in Lombardia sono casi manifestatisi dopo giorni di incubazione. A rendere il dato drammatico è che non manifestando sintomi, hanno vissuto la loro quotidianità senza adottare alcun tipo di precauzione. Per tale ragione l’Italia è divenuto uno dei Paesi con il maggior numero di contagi: 120 infetti registrati.

La grande paura, ora, non è solo per quei casi non ancora diagnosticati, ma anche per la vicinanza di un centro come il lodigiano ad una metropoli come Milano. L’utilizzo del trasporto pubblico, la condivisione di spazi chiusi rende di certo più agevole la trasmissione. Per tale ragione, riporta La Stampa, il Comune di Milano e le aziende della zona focolaio in generale hanno dispensato alcuni lavoratori dal recarsi negli uffici e di poter lavorare da casa. Il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha disposto la chiusura delle scuole a far data da lunedì 24 febbraio per una settimana.

Ma quali sono i trends per i prossimi giorni? Di certo, spiega La Stampa, si registreranno altri nuovi casi. Fondamentale sarà l’efficacia di intervento sì da evitare epidemie. Al momento, di vitale importanza, è non creare inutili allarmismi. Viaggiare, riporta La Stampa, non è vietato ma bisogna farlo con prudenza ed evitarlo se non necessario.

I cittadini delle metropoli vicine ai focolai devono prestare attenzione ai luoghi che frequentano, adottando tutte le precauzioni del caso. Lavare spesso le mani è la prima attività precauzionale da porre in atto. In secondo luogo sarebbe meglio evitare di recarsi in luoghi affollati. Stando a quanto riferisce la redazione de La Stampa, è stato stilato un vademecum con la collaborazione della dottoressa Roberta Siliquini, che tra i suoi numerosi titoli annovera quello di direttore della scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva dell’Università di Torino.

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