La paura per il coronavirus ha reso oggi la città di Milano deserta con negozi, attività ed uffici rimasti chiusi ed i mezzi di trasporto quasi vuoti.
L’epidemia di coronavirus diffusasi in Italia, i cui contagi nelle ultime ore avrebbero superato la soglia dei 200 casi, ha scatenato molta paura tra la popolazione, soprattutto quella delle regioni settentrionali. Le regioni colpite dal virus sono attualmente Lombardia, quella con il maggior numero di contagi e vittime, Veneto, Emila Romagna, Piemonte e Lazio. A Milano, dove è stato accertato il primo caso, si è concretizzato un vero e proprio ambiente spettrale con metro e stazioni completamente vuote.
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Milano, paura per il coronavirus: stazioni e mezzi di trasporto deserti, la città avvolta da un aspetto spettrale
Un vero e proprio clima spettrale quello concretizzatosi oggi a Milano a causa del coronavirus diffusosi in Lombardia e che ha raggiunto altre regioni settentrionali. Attività professionali, negozi, musei ed uffici chiusi a cui si aggiungono i mezzi di trasporto completamente vuoti e le stazioni isolate anche all’ora di punta. Un clima, come riferito dalla redazione di Tgcom24, quasi surreale ed insolito per il capoluogo lombardo sempre molto affollato soprattutto nei giorni lavorativi come quello di oggi. I pochi passeggeri che hanno usufruito della Metropolitana, scrive Tgcom24, hanno indossato la mascherina o in alternativa si sono coperti il volto con una sciarpa. Un clima di paura che ha avvolto anche la stazione Centrale di Milano, cuore pulsante della città, oggi completamente deserta con anche i bar chiusi. Un pendolare ha commentato la situazione affermando: “Nemmeno ad agosto -riporta Tgcom24– il treno così vuoto“. Uno scenario da film che mai i cittadini milanesi avrebbero immaginato di vivere. Proprio nel capoluogo, ieri, domenica 23 febbraio, è stato accertato un primo caso di contagio.
Un medico dell’ospedale Policlinico, ricoverato da giorni all’ospedale Sacco per una polmonite, è risultato positivo ai test. Circostanza che probabilmente ha alimentato la paura per i cittadini del capoluogo della Lombardia, ad oggi la regione più colpita dall’epidemia.
Intanto il governatore Attilio Fontana ai microfoni di Mattino Cinque ha rassicurato: “Le misure prese per contenere l’epidemia avranno sicuramente un effetto che riteniamo positivo. Non credo proprio che Milano chiuderà come Wuhan, prima ci sono altri possibili interventi. E sono convinto che le misure già in atto basteranno per fermare il contagio“. “Dobbiamo mantenere -prosegue Fontana– la vita normale all’interno delle nostre comunità. Non si può interrompere il trasporto pubblico locale e non è necessario“.
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