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Coronavirus, si del Governo alle gare di Serie A a porte chiuse

Parte del prossimo turno di Serie A verrà disputato a porte chiuse per via della diffusione del coronavirus che ha interessato diverse zone d’Italia. Senza tifosi anche la sfida di Europa League Inter-Ludogorets.

(Getty Images)

Il coronavirus diffusosi in alcune regioni italiane ha colpito anche il mondo dello sport. Da giorni, considerati i numeri in costante aumento per quanto riguarda i contagi e le vittime, le autorità sportive hanno adottato alcuni provvedimenti per garantire l’incolumità degli addetti ai lavori e dei tifosi. Il primo è stato quello di sospendere gli eventi sportivi nelle regioni interessate, tra cui ben quattro gare di Serie A dello scorso turno.  Per quanto riguarda la prossima giornata di campionato, il Governo ha dato l’ok a disputare le sfide a porte chiuse.

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Coronavirus, sì del Governo alle gare a porte chiuse: saranno cinque le sfide senza tifosi nel prossimo turno di Serie A

Il Governo ha detto sì alla decisione della Lega di disputare le sfide del prossimo turno di Serie A a porte chiuse nelle zone interessate dal coronavirus. La conferma è arrivata direttamente dal ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora. A margine del Consiglio dei ministri, Spadafora ha spiegato: “Abbiamo deciso -riporta la redazione di Sky Sport- di vietare le manifestazioni sportive, oltre che in Lombardia, Veneto e Piemonte, anche in Friuli-Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna. Il divieto vale fino a domenica prossima, 1 marzo. Venendo incontro alle richieste arrivate dal mondo dello sport e fermo restando il divieto di manifestazioni sportive a porte aperte per sei regioni del Nord Italia, abbiamo comunque acconsentito allo svolgimento di gare a porte chiuse”.

Gli eventi sportivi, come riporta Sky Sport, dunque, potranno tenersi nelle sei regioni in questione, ma senza tifosi, mentre il divieto è totale nella zona rossa del contagio. “Non abbiamo ritenuto – ha proseguito Spadafora, come riporta Sky Sportdi dover estendere il provvedimento al resto d’Italia. Come ci ha spiegato la comunità scientifica, in questo momento c’è una zona di focolai che abbiamo limitato, mentre per il resto d’Italia non esistono condizioni per creare allarmismo e prendere misure altrettanto gravi“.

Queste le partite, valide per la 26esima giornata di campionato, che si disputeranno a porte chiuse:

  • Udinese-Fiorentina: sabato 29 febbraio alle 18:00 al Dacia Arena (Udine);
  • Milan-Genoa: domenica 1° marzo alle 12.30, Stadio San Siro (Milano);
  • Parma-Spal: domenica 1° marzo alle 15:00, Stadio Ennio Tardini (Parma);
  • Sassuolo-Brescia: domenica 1° marzo alle 15:00, Mapei Stadium (Reggio Emilia);
  • Juventus-Inter: domenica 1° marzo alle 20.45, Allianz Stadium (Torino).

Le partite di campionato con i tifosi che ad oggi non hanno subito variazioni:

  • Lazio-Bologna: sabato 29 febbraio alle 15:00 allo Stadio Olimpico (Roma);
  • Napoli-Torino: sabato 29 febbraio alle 20:45, Stadio San Paolo (Napoli);
  • Lecce-Atalanta: domenica 1° marzo alle 15:00, Stadio Via del Mare (Lecce);
  • Cagliari-Roma: domenica 1° marzo alle 18:00, Sardegna Arena (Cagliari);
  • Sampdoria-Verona: lunedì 2 marzo alle 20:45, Stadio Luigi Ferraris (Genova).

Coronavirus, divieto per i tifosi anche in Inter-Ludogorets: nessun provvedimento per le altre sfide delle italiane in Europa

Per quanto riguarda le coppe europee che in  settimana vedranno impegnate alcune squadre italiane, l’Uefa ha stabilito che la sfida Inter-Ludogorets dovrà giocarsi a porte chiuse. Per la gara, valida per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League ed in programma giovedì 27 febbraio a San Siro alle ore 18, la società nerazzurra ha già comunicato sul sito le modalità di rimborso. Nessun divieto o provvedimento particolare per i tifosi per le due gare di Champions League Napoli-Barcellona e Lione-Juventus e quella di Europa League Gent-Roma.

La decisione della Lega e del Governo è arrivata per l’impossibilità di interrompere il campionato.  Quest’ultimo dovrà necessariamente concludersi entro il 24 maggio, prima dell’inizio degli Europei 2020. Circostanza valida anche per le competizioni europee, le cui finali sono fissate il 30 maggio per la Champions League ed il 27 maggio per l’Europa League. Gli Europei, che quest’anno saranno itineranti per il continente, prenderanno il via il prossimo 12 giugno proprio a Roma allo stadio Olimpico con la gara inaugurale tra Italia e Turchia.

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Il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora (Getty Images)

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