Un’azienda statunitense ha inviato al Niaid un vaccino sperimentale contro il coronavirus che sarebbe già pronto per i test clinici, i quali dovrebbero essere avviati ad aprile.
Un’azienda statunitense ha annunciato di aver inviato il primo lotto di un vaccino sperimentale contro il coronavirus all’Istituto nazionale delle allergie e malattie infettive. Nelle prossime settimane verrà, dunque avviata la fase sperimentale clinica su un numero ristretto di persone. Il vaccino sperimentale mRna-1273, come riporta Tgcom24, si basa su una tecnologia avanzata che utilizza la sequenza del materiale genetico, ovvero l’acidoribonucleico, del Covid-19.
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Coronavirus, vaccino sperimentale contro il Covid 2019: ad aprile la fase sperimentale
L’azienda biotech americana Moderna ha annunciato di aver inviato un lotto di un vaccino sperimentale contro il coronavirus all’Istituto nazionale delle allergie e malattie infettive (Niaid). Questo vaccino mRna-1273, come riferiscono i media statunitensi e la redazione Tgcom24, si baserebbe su una tecnologia molto avanzata disponibile al momento, che utilizza la sequenza del materiale genetico del virus, ossia l’acido ribonucleico (Rna). L’mRna-1273 è stato studiato dal Niaid e dalla Cepi (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations).
La sperimentazione clinica su un numero ristretto di persone, circa 20/25 volontari sani, potrebbe essere avviata, secondo la stampa statunitense, intorno alla fine di aprile in modo da avere i primi risultati già tra luglio ed agosto. Nel dettaglio, riporta Tgcom24, l’azienda ha spiegato che il nuovo vaccino a Rna messaggero (mRna) sarebbe in grado di codificare la proteina complessa S. Quest’ultima, progettata dalla Moderna in collaborazione con il Niad, è usata come bersaglio per altri tipi di vaccini contro conronavirus come quello della Mers e della Sars. Attraverso questo approccio si può imitare l’infezione naturale per stimolare una risposta immunitaria più potente.
Già nei giorni scorsi la Cina aveva annunciato dei test sugli animali per individuare il vaccino, mentre in Australia si è conclusa la sperimentazione in laboratorio di un possibile vaccino contro il 2019 nCoV, progettato dagli esperti dell’Università del Queensland che a breve procederanno con la sperimentazione sugli animali. In merito il vicecancelliere e presidente dell’ateneo australiano, Peter Hj ha affermato: “Esistono -riporta Tgcom24– ancora numerosi test per garantire che il vaccino-candidato sia sicuro e che crei un’efficace risposta immunitaria, ma la tecnologia e la dedizione dei ricercatori vogliono testimoniare che il primo ostacolo è stato superato“.
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