Hosni Mubarak morto: l’ex presidente dell’Egitto è scomparso nella mattinata del 25 febbraio, negli ultimi anni ha attraversato pesanti vicende giudiziarie.
È morto Hosni Mubarak, ex presidente dell’Egitto. Quarto in ordine di tempo a ricoprire questa carica, è rimasto in sella per quasi trent’anni, a partire dal 14 ottobre 1981 fino all’11 febbraio 2011. Mubarak è morto a Il Cairo nella giornata del 25 febbraio 2020 a 91 anni di età. La notizia arriva dai principali media locali. Mubarak è morto in un ospedale della capitale, dove era ricoverato. Da diverso tempo faceva i conti con una grave malattia. Formatosi nell’esercito, venne nominato vicepresidente della Repubblica d’Egitto dopo essere fuoriuscito dalla Aeronautica, dove si era distinto in maniera importante in occasione della guerra del Kippur. Il controllo esercitato per 30 anni in maniera ininterrotta è stato autorevole e forte, e non privo di episodi controversi. Basti pensare che per tutti questi tre decenni è sempre stata in vigore la legge marziale. Con annesse limitazioni alla libertà di stampa e di dissenso.
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Non mancano diversi arresti che hanno colpito sistematicamente i suoi oppositori politici. Nel 2011 ci fu una forte protesta popolare nelle principali piazze egiziane. La cosa fece seguito alle proteste della cosiddetta ‘Primavera Araba’ contro i governi eccessivamente autoritari di alcuni Paesi islamici, in particolar modo del Maghreb. Il tutto partì dalla Tunisia ma inevitabilmente la cosa si è diffusa anche in Egitto. L’esperienza di Mubarak alla guida della nazione si concluse l’11 febbraio 2011 con le sue dimissioni. Si ritirò nella sua abitazione di Sharm-el-Sheikh. Nello stesso anno venne arrestato e tenuto in stato di fermo per 15 giorni su disposizione della Procura de Il Cairo. Ma venne condotto in ospedale per uno stato di salute precario.
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Le autorità indagarono l’ex presidente per corruzione, appropriazione indebita ed anche alcuni omicidi che lui stesso avrebbe commissionato. A maggio alcune accuse di favoreggiamento colpirono anche la moglie Suzanne. Poi il 2 giugno 2012 Mubarak ebbe una condanna all’ergastolo, infine rovesciata con una sentenza finale in un nuovo processo e trasformata in una pena detentiva di 3 anni di carcere. Le accuse iniziali caddero ma rimasero quelle di sottrazione di fondi pubblici destinati ai restauri del palazzo presidenziale. Infine ancora una volta una nuova sentenza lo rese un uomo libero, a marzo 2017.
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