Una compagnia cancella voli Londra-Milano. Prima di partire è quindi bene informarsi per non trovare sgradite sorprese alla frontiera
British Airways, la compagnia di linea britannica, cancellerà 22 voli diretti tra Londra e Milano nelle prossime due settimane, in risposta al calo della domanda causato dalla diffusione del nuovo coronavirus nel Nord Italia. Lo ha annunciato un portavoce della compagnia che ha confermato che il programma di voli di linea tra l’aeroporto di Heathrow e Milano Malpensa continuerà a funzionare comunque normalmente. La British accorperà alcuni voli tra Heathrow e l’aeroporto di Linate per “far fronte alla riduzione della domanda” causata dal problema del coronavirus. “Contatteremo i clienti dei voli cancellati per analizzare le opzioni di viaggio, che includono, quando possibile, l’offerta di voli alternativi con British Airways due ore prima o dopo l’orario originariamente previsto, rimborsi completi o prenotazioni per un’altra data”, ha spiegato il portavoce.
Una compagnia cancella i voli, ecco gli altri provvedimenti
Ad oggi, sono sempre di più le nazioni che impongono blocchi o quarantene per chi arriva dall’Italia e in particolare da Lombardia e Veneto, le regioni più colpite. Prima di partire è quindi bene informarsi per non trovare sgradite sorprese alla frontiera. Ecco gli Stati che hanno limitato l’ingresso all’Italia e i possibili viaggi annullati. Mauritius: il 24 febbraio ha impedito lo sbarco a passeggeri lombardi e veneti atterrati su un volo Alitalia.
Romania: ha comunicato la quarantena obbligatoria a tutti i passeggeri provenienti dalle regioni più colpite dal coronavirus del nostro Paese.
Croazia: ha predisposto che gli italiani provenienti da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte siano sottoposti a controlli sanitari specifici in porti e aeroporti. E’ previsto, inoltre, l’isolamento in ospedale per chi ha sintomi influenzali.
Francia: il ministero della Salute invita tutti i viaggiatori della Lombardia e del Veneto a stare in isolamento volontario per 14 giorni.
Gran Bretagna: è di poche ore la comunicazione dell’auto-isolamento per 14 giorni a chi arriva da un Paese dal Nord Italia e presenta sintomi di un potenziale contagio.
Molto più drastiche le misure speciali decise dai paesi come la Giordania o il Kuwait. Qui ammettono solo gli italiani che hanno trascorso 14 giorni di quarantena in un Paese in cui non ci siano stati casi di contagio. Occorre poi il possesso di certificazione medica.
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