Durante una conferenza stampa all’Associazione Stampa Estera, i ministri Speranza e Di Maio ed il membro dell’Oms Walter Ricciardi hanno fatto il punto sulla diffusione del coronavirus in Italia.
Nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Associazione Stampa Estera, Roberto Speranza e Luigi Di Maio hanno fatto il punto della situazione sulla diffusione del coronavirus nel nostro Paese. I due ministri ed il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi hanno parlato dei contagi in Italia e di quanto sti accadendo in queste settimane.
Coronavirus, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Su 7104 comuni italiani, ne sono coinvolti poco più di 10”
“La crisi in Italia è molto limitata, i casi di contagio sono riconducibili ai due focolai, non ce ne sono di nuovi“. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato durante una conferenza stampa nella sede dell’Associazione Stampa Estera in merito alla diffusione del coronavirus. Di Maio ha poi proseguito spiegando: “Nessuno -riporta Repubblica– vuole minimizzare ma su 7104 comuni, ne sono coinvolti poco più di 10. Se guardiamo la mappa, possiamo dirci finalmente quale è la grandezza e l’entità del fenomeno. L’Italia ha fatto 10mila tamponi e non possiamo essere colpevoli di essere uno dei paesi che ha fatto più controlli, come ha detto l’Oms“. Secondo i dati riportati dal ministro solo lo 0,1% dei comuni è stato colpito dall’emergenza e solamente lo 0,089% della popolazione si trova attualmente in quarantena.
All’incontro erano presenti anche ministro della Salute Roberto Speranza ed il consulente del ministero e membro del comitato esecutivo dell’Oms Walter Ricciardi. Quest’ultimo prendendo la parola ha affermato: “L’Italia non è focolaio, il virus sta circolando in tutto il mondo. Non sappiamo immaginare quello che accadrà nelle altre nazioni – riporta la redazione del quotidiano Repubblica – ma noi sicuramente abbiamo preso misure molto rigorose. Le prossime due settimane saranno importanti per capire l’evolversi della situazione“.
Coronavirus, Di Maio: “Tante informazioni danno notizie di contagi falsi che andranno a danneggiare il brand made in Italy“
Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto: “Serve responsabilità anche nella comunicazione istituzionale. In alcuni Paesi -riporta Repubblica– del mondo siamo finiti nelle regioni sconsigliate succede anche perché qualcuno decide di chiudere le scuole quando non c’è bisogno o dichiara l’emergenza quando non c’è bisogno. I nostri figli vanno scuola. Se vanno a scuola i nostri figli, possono venire i turisti e gli imprenditori. In questo momento il rapporto con la stampa estera è prezioso. Siamo passati da un rischio epidemia a un’infodemia acclarata e in questo momento il rapporto con la stampa estera è preziosissimo“. “Tutti i pazienti allo Spallanzani – ha concluso Di Maio, come riportato da Repubblica– sono guariti e vogliamo comunicare al mondo questa notizia. Il primo invito che posso fare a tutti i Paesi del mondo è di attenersi ai bollettini ufficiali della Protezione Civile, perché tante informazioni danno notizie di contagi falsi che andranno a danneggiare il brand made in Italy, il nostro turismo e il nostro commercio. Penso al Piemonte, ha un solo caso ma in alcuni Paesi è nella lista dei posti dove si sconsiglia di andare“.
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