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Pasta, abolito obbligo di indicare provenienza del grano

Stando ad un nuovo regolamento dell’Unione Europea, dal 1° aprile non vi sarà più l’obbligo di indicare sull’etichetta la provenienza del grano utilizzato per la produzione di pasta. Non tutti, però, aderiranno: alcune aziende continueranno a fornire ai consumatori specifica indicazione.

(Getty Images)

È stato approvato a livello europeo un nuovo regolamento che entrerà in vigore a far data dal 1°aprile e che sostituirà il n.1169/2011.Quest’ultimo aveva ad oggetto l’obbligo per i produttori di pasta di indicare sull’etichetta la provenienza del grano. Con la nuova normativa, dunque, non vi sarà più alcun obbligo di rendere nota l’origine della materia prima. Alcune aziende, tuttavia, hanno deciso che non si atterranno al nuovo regolamento continuando a fornire al consumatore l’indicazione ora omettibile.

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Unione Europa, abolito obbligo di indicare sui pacchi di pasta la provenienza del grano

Un nuovo regolamento, quello approvato dall’Unione Europea che andrà a sostituire il n.1169/2011 in materia di indicazione della provenienza delle materie prima. Dal 1° aprile i produttori di pasa potranno, dunque, omettere di riportare sull’etichetta delle confezioni di pasta l’origine del grano utilizzato.

Stando a quanto riporta la redazione di GreenMe, l’Associazione Pastai italiani ha però reso noto che i suoi associati non si atterranno al nuovo regolamento. Continueranno, infatti, a riportare in etichetta il Paese di provenienza del grano utilizzato. “Gli italiani, così come fatto finora, continueranno – riporta GreenMea trovare nelle confezioni le informazioni sull’origine della materia prima“. Queste le parole di Riccardo Felicetti, Presidente Pastai italiani di Unione Italiana Food. Ed ha proseguito dicendo: “A prescindere da qualunque quadro normativo in materia, non cambierà la nostra trasparenza nel far sapere al consumatore da dove arriva il grano utilizzato per fare la pasta“.

A far parte dell’associazione di categoria pastai italiani numerosi marchi noti tra cui Barilla, Voiello, La Molisana, Divella, Garofalo, Agnesi e molti altri. Sui loro pacchi di pasta, dunque, nonostante la nuova normativa continuerà ad essere presente l’informazione circa la provenienza del grano. Una decisione, dunque, assunta nel rispetto della trasparenza nei confronti del consumatore.

Al momento, in Italia, sono numerose le aziende che hanno deciso di utilizzare grano italiano. Altre, invece, hanno optato per materia prima proveniente dall’Ue e non. In ogni caso, come specificato, se prima dovevano assolvere all’obbligo di indicarlo dal 1°aprile potranno dispensarsi dal farlo.

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(Getty Images)

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