Nel pomeriggio di ieri si è consumata una sparatoria in un birrificio di Milwaukee (Stati Uniti). Il bilancio è di sei vittime, compreso il killer che si è tolto la vita dopo la strage.
Strage nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 febbraio, a Milwaukee, nello stato del Wisconsin (Stati Uniti). Secondo una prima ricostruzione, poco dopo le 14, le 21 in Italia, un uomo è entrato in un birrificio della Molson Coors ed ha aperto il fuoco impugnando una pistola calibro 45. Il bilancio complessivo della tragedia è di sei vittime, compreso il killer che poco dopo si è tolto la vita. Ad aprire il fuoco sarebbe stato un dipendente 51enne dell’azienda che era stato licenziato.
Tragico il bilancio della sparatoria consumatasi nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 febbraio, in un birrificio di Milwaukee, cittadina del Wisconsin, Stati Uniti. Sarebbero sei le vittime della strage, compreso il killer che dopo aver ucciso cinque persone si è tolto la vita. Secondo una prima ricostruzione riportata dai media locali e dalla redazione dell’agenzia Ansa, un uomo di 51 anni, poco dopo le 14, le 21 in Italia, sarebbe entrato nel birrificio della Molson Coors ed avrebbe aperto il fuoco contro le persone al suo interno. Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia che hanno messo in sicurezza la zona, isolando anche le scuole circostanti, e gli operatori sanitari che non hanno potuto far nulla per le vittime.
A sparare, come confermato dalle autorità locali, sarebbe stato un dipendente dell’azienda che era stato licenziato. La Molson Coors, riferisce Ansa, aveva annunciato nei mesi scorsi di voler chiudere il suo ufficio di Denver e trasferire alcuni dipendenti a Milwaukee. L’azienda sta, difatti, affrontando una riorganizzazione interna per cercare di far fronte al calo delle vendite. In merito alla strage il sindaco di Milwaukee, Tom Barrett ha dichiarato: “Queste persone -riporta l’Ansa– sono andate regolarmente al lavoro oggi, come tantissimi altri. Pensavano che al termine della giornata lavorativa sarebbero tornati a casa. Ma tragicamente non torneranno mai”. Anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato la strage, durante la conferenza stampa sul coronavirus. Trump ha definito l’aggressore come un “assassino cattivo” ed ha rivolto le proprie condoglianze ai familiari delle vittime.
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