Verdure da non mangiare crude: a vietarle sono gli scienziati
Verdure da non mangiare crude: a vietarle sono gli scienziati
Ci sono alcune verdure che non si possono mangiare crude, eppure noi continuiamo a farlo, soprattutto come spuntino. Ci sembrano ottime per spezzare la fame del pomeriggio, in quella fascia oraria che di solito si colloca tra il pranzo e la cena. Però ci sono alcune che vanno necessariamente cotte. Alcuni tipi poi assumono buoni elementi nutrizionali solamente se sottoposti a cottura. Andiamo a vedere quali sono:
Mangiare formaggio ammuffito fa male? Attenzione alla differenza tra muffa cattiva e muffa bona –> LEGGI QUI
Le verdure da non mangiare crude
Fagioli rossi: non è abitudine mangiare i legumi senza averli cotti, eppure c’è chi lo fa. Al loro interno c’è la lectina, ritenuta tossica ma che scompare una volta sottoposti i fagioli ad elevate temperature, oppure quando immersi in acqua per qualche ora. Questa sostanza debilita l’organismo facendoci sentire deboli e in preda a crampi e spasmi.
Pomodori: a volte alcune varietà sono molto saporite se mangiare crude, magari appena colte. Però non si dovrebbe fare. A sostenerlo è uno studio che ha messo a paragone dei pomodori riscaldati per rispettivamente 2, 15 e 30 minuti. Gli ultimi alla fine erano qualitativamente di gran lunga i migliori in quanto a contenuto di licopene. Si tratta di una sostanza che protegge dal cancro e dalle malattie cardiovascolari.
Sembra assurdo ma ci sono delle persone che tendono a mangiare crudi anche questi ortaggi che vanno assolutamente cotti:
Rabarbaro: se mangiato crudo può essere velenoso. L’acido ossalico contenuto al suo interno va a colpire il sistema nervoso.
Melanzane: anche queste mangiate crude possono provocare mal di stomaco, nausea e vomito.
Broccoli: anche questi possono dare problemi e vanno necessariamente cotti.
Patate: possono far insorgere il vomito, diarrea e problemi eventuali al sistema nervoso.