Matteo Salvini ormai da tempo continua a spiegare il modello del “buon governo” della Lega da cercare di replicare in ogni regione d’Italia
La Lega con i partiti alleati del centrodestra dalle Elezioni Politiche 2018 in poi sta mietendo vittorie su vittorie praticamente in ogni tornata di Elezioni Regionali. Tolta la recente “eccezione” dell’Emilia Romagna, il partito di Matteo Salvini si trova alla guida di gran parte delle regioni in Italia, ma con dei problemi di amministrazione. In Sardegna il 24 febbraio 2019 il Carroccio ha vinto grazie al suo candidato, Christian Solinas.
Una vittoria dovuta anche alla promessa di Matteo Salvini in campagna elettorale ai pastori, in protesta per il crollo del prezzi del latte pagato ai caseifici, di alzare il prezzo ad almeno un euro al litro. Da allora è passato un anno, ma la cifra è rimasta a 60 centesimi al litro. Lo stesso governatore sardo ha poi mantenuto la carica sua di presidente che di senatore nonostante la legge specifichi che le sue cariche siano incompatibili. La Regione è inoltre in esercizio provvisorio in quanto la giunta non è riuscita ad approvare la legge di bilancio entro il 31 dicembre 2019. Il cosiddetto “buongoverno” del Carroccio scricchiolerebbe anche altrove.
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Lega di Matteo Salvini, problemi anche per il “buon governo” in Umbria, Abruzzo e Sicilia
Anche nell’Umbria guidata dalla leghista Donatella Tesei non è stato approvato la legge di bilancio entro il 2019. Per le fasi post terremoto sono arrivati minori stanziamento per la protezione civile e soli 70mila euro destinati al fondo regionale per le emergenze in caso di nuove calamità naturali. Non molto meglio andrebbe in Abruzzo. Qui il governatore è Marco Marsilio di Fratelli d’Italia, ma forte è l’influenza della Lega che ha ricevuto la maggioranza dei consensi all’interno della coalizione di centrodestra.
Nell’ultima legge di bilancio sono stati previsti tagli per 78 milioni di euro alla sanità regionale per il biennio 2020-2021. Centrodestra vittorioso anche in Basilicata, dove la carica di presidente è stata conquista da Vito Bardi, di Forza Italia. All’interno della coalizione è molto forte la Lega. In regione però non si è riusciti ad approvare il bilancio e perciò si è anche in questo caso in esercizio provvisorio. In Sicilia, regione guidata dal centrodestra si sono registrati ben tre esercizi provvisori di fila, oltre a casse quasi vuote e scontri all’interno della coalizione. Insomma, niente male come punto di partenza di “buongoverno” verde.
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