Coronavirus, la decisione del Governo sulle scuole
Ad una settimana dall’esplosione dei contagi che sono arrivati in Nord Italia, le autorità in videoconferenza con i governatori confermano lo stop di altri otto giorni per Lombardia ed Emilia Romagna a causa del coronavirus. Da parte del governo c’è sostanziale adesione alle richieste dell’assessore della regione. Ci sono alcuni approfondimenti da fare ma per quanto riguarda le scuole, un’altra settimana di pausa è confermata. In queste ore c’è stata un’ampia discussione sul tema. Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, auspicava la riapertura delle scuole già da lunedì 2 marzo, ma aspettava che gli scienziati dessero la loro opinione. Secondo la casistica, i bambini sarebbero i più forti davanti a questa epidemia, ma i casi di minorenni positivi ai tamponi hanno seminato il panico tra i genitori italiani.
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Dunque, lì dove c’è la maggior parte di contagi, le scuole resteranno chiuse fino al 7 marzo. Sembra che nelle tre regioni padane il contagio sia ancora troppo veloce e mantenere gli istituti serrati sarebbe una forma di tutela e prevenzione. “Il contenimento del virus ha bisogno ancora di tempo” ha spiegato l’Istituto superiore di sanità al presidente del Consiglio. Nelle zone più colpite resteranno chiuse anche le Università. Nelle altre regioni, invece, non ha senso tenere le scuole chiuse e la maggior parte riapriranno il 2 marzo. Si cerca anche di rassicurare i genitori che in questo periodo stanno tendendo a tenere i bambini a casa per non rischiare contagi, anche in zone dove il virus ancora non è arrivato. Ovviamente, lì dove potrebbero esserci ulteriori sviluppi su questo virus che si sta espandendo a macchia d’olio, verranno presi ovviamente dei provvedimenti in tal senso.