Numerose sono le fake news circolate sui contagi da nuovo coronavirus: dai pacchi provenienti dalla Cina all’utilizzo di mascherine. Le bufale più virali e le relative verità.
Un’emergenza sanitaria che ben presto si è tradotta in isteria di massa quella da nuovo coronavirus. Dalla corsa alle mascherine e gel igienizzante, a scansare come la peste i ristoranti cinesi: il Covid-19 ha ingenerato una vera e propria psicosi. E come spesso accade, la mala informazione in questi casi regna sovrana. Inutili allarmismi hanno innescato un meccanismo laborioso di fake news in ordine al contagio da nuovo coronavirus, che passando di persona in persona si sono accreditate come verità. Ma non è così. Di seguito le più grandi bufale del web in merito al contagio da nuovo coronavirus e le relative verità riportate dal quotidiano Repubblica.
Si susseguono frammentarie e distorte le informazioni relative al contagio da nuovo coronavirus. Spesso quanto si apprende dalle numerose fonti a disposizione non corrisponde a verità, anzi. Una sorta di isteria e mal informazione generalizzata ha fatto sì che soprattutto in rete prendessero piede le cosiddette fake news. Queste le più note e le relative verità riportate la redazione di Repubblica, vi segnaliamo.
“Le mascherine proteggono dal virus”
Falso. Non tutte le mascherine proteggono dal contagio. Quelle cosiddette da sala operatoria e quelle antismog non sono in grado di bloccare la diffusione. Possono solo fare in modo che, indossate da chi è infetto, il virus non si diffonda.
“Il 2019-nCoV è un ceppo mutato dell’influenza”
Assolutamente no: la famiglia dei coronavirus è molto ampia ed in grado di trasmettere numerose malattie. Il Sars-CoV-2 ha solo alcuni tratti in comune con altri virus, alcuni dei quali causano il raffreddore. Inoltre, sono virus che si trasmettono dall’animale all’uomo.
“Il coronavirus è nato durante un esperimento in laboratorio”
Sono solo dicerie. Non esiste, riporta La Repubblica, ad oggi una prova che sia accaduto questo. Il Sars-Cov-2 ha raggiunto l’uomo a seguito di un passaggio dall’animale, nel caso di specie pare il serpente a cui era giunto tramite i pipistrelli. Un po’ come accadde per la Sars: i mammiferi infettarono gli zibetti che a loro volta trasmisero il virus all’uomo. Ed ancora, anche nel caso del Mers fu un animale a contagiare l’uomo: in quel frangente si trattò del cammello.
“Se si contrae il coronavirus la morte è certa”
Falsissimo: l’81% dei casi sono di lieve entità. Il 13,8% presenta sintomi gravi e solo il 4,7% versa in condizioni gravissime. A morire in caso di contagio, riporta La Repubblica, sono solo il 2,3% dei colpiti. Questa percentuale, va aggiunto, è il frutto di quadri clinici pregressi compromessi.
“Gli animali domestici possono veicolare il virus”
Non esiste prova ad oggi che confermi un’ipotesi di questo tipo. Non è stato dimostrato, infatti, che cani e gatti riescano a contrarre e veicolare il Sars-Cov-2. In ogni caso, in via precauzionale sarebbe bene lavarsi sempre le mani una volta avuto un contatto con gli animali. Al momento, riporta La Repubblica, vi è un solo caso conclamato di animale infetto: si tratterebbe di un cane ad Hong Kong.
“I bambini non vengono contagiati”
Anche questa è una notizia falsa. I bambini, riporta La Repubblica, possono essere contagiati. Hanno solo meno possibilità rispetto agli adulti. Una circostanza diametralmente opposta rispetto all’influenza. Peraltro non è da escludere che i bambini contagiati siano un numero di molto maggiore rispetto a quelli noti: molti di loro, infatti, sono asintomatici.
“Ci si accorge sempre dell’avvenuto contagio”
Delle volte la malattia è asintomatica. Ciò a dire che i sintomi non sempre si manifestano. Il Covid-19 di norma provoca disturbi all’apparato respiratorio, tant’è che nei casi più gravi si sfocia in polmonite e febbre alta.
“Miete più vittime l’influenza del nuovo coronavirus”
Secondo gli ultimi aggiornamenti, non sarebbe proprio così. Esiste un’incertezza generalizzata sul punto, riporta La Repubblica. I dati e le variabili da considerare sono così tanti che è difficile tracciare delle linee nitide e nette.
“È bene non ricevere pacchi dalla Cina”
Sul punto numerosi esperti si sono espressi. È una notizia assolutamente falsa: nessun rischio di contagio è collegato alla trasmissione del virus, poiché quest’ultimo non sopravvive a lungo sulle superfici. Il Sars-CoV-2 si trasmette per via aerea tramite le gocce di saliva.
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