Coronavirus isolato a Milano, il presidente dell’ordine dei biologi italiani scende in campo e critica fortemente la gestione dell’emergenza
Prosegue l’emergenza coronavirus in Italia, principalmente nelle regioni settentrionali continuano le misure per provare ad arginare il contagio. Si fanno passi avanti anche nell’analisi del virus e nell’ideazione di possibili cure, ma secondo il presidente dell’ordine dei biologi italiani Vincenzo D’Anna l’allarmismo sarebbe immotivato. A ‘Dagospia’, D’Anna ha rilasciato dichiarazioni destinate a far discutere, relativamente al ceppo di Covid-19 isolato all’ospedale Sacco di Milano. Un ceppo, a suo dire, ‘italiano’, un virus ‘domestico’ diverso da quello cinese.
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Si tratterebbe, secondo D’Anna, di un virus già presente negli animali allevati nella pianura padana. E sarebbe questo il motivo dell’esplosione di vittime e contagi nell’Italia settentrionale. Il virus locale, stando al parere del biologo, sarebbe poco più che un virus influenzale, avendo percentuali alte di mortalità soltanto per la popolazione già a rischio. “E’ una delle più grandi cantonate che la politica italiana ha preso, nel solco di quella approssimazione che la caratterizza tutti i giorni – ha spiegato D’Anna – Ne escono male le istituzioni sanitarie statali troppo asservite al conformismo. Tutto ciò è stato favorito dal silenzio di migliaia di scienziati, ricercatori ed accademici.”
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