Il Coronavirus continua ad espandersi in Italia. Alcuni medici guariti, però, hanno rilasciato alcune dichiarazioni per tranquillizzare la popolazione.
Il Coronavirus continua ad espandersi in Italia e, giorno dopo giorno, aumentano il numero di contagi e di morti. La nuova malattia virale del 2020 sta spaventando e non poco la popolazione e ha messo in ginocchio il “Bel Paese”. L’Italia, infatti, sta facendo i conti con diversi problemi anche dal punto di vista economico: il settore dei trasporti e il turismo hanno subito ingenti perdite. Nella giornata odierna, alcuni medici guariti dopo aver contratto il Covid-19 hanno voluto tranquillizzare la popolazione provando a descrivere la malattia su “La Stampa”. Una giovane dottoressa di Piacenza che per questioni di privacy e per non allarmare i pazienti ha preferito restare in anonimato, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Avevo fatto il vaccino antinfluenzale. Poi abbiamo tutti fatto il tampone. Un mio collega stava peggio di me ma io ero positiva, lui no”. La dottoressa riprenderà a breve il suo lavoro e ha anche descritto il suo periodo di quarantena: “Non posso negare di aver avuto un po’ di preoccupazione. Per fortuna c’è il telefono, la televisione, i libri. Ne ho approfittato per preparare l’esame di specializzazione. Stare chiusi in stanza non è piacevole. C’è il rischio di restare soli con i propri pensieri”. Il medico, infine, ha anche spiegato che l’utilizzo della mascherina non è necessario perché gli esseri umani sono soggetti alle malattie.
La dottoressa di Piacenza non è stata l’unica a rilasciare dichiarazioni. Un medico operante vicino Codogno ha raccontato la sua esperienza: “Niente panico, ora sto bene. Non ho idea di come ho fatto a prendere il virus. A metà febbraio sono stato a Codogno per il Carnevale, forse ha influito il fatto che ero debilitato per una terapia antibiotica”. Il dottore ha anche analizzato il suo punto di vista in merito alla psicosi legata al Covid-19. Nei giorni scorsi, infatti, i supermercati sono stati presi d’assalto per paura di un lungo periodo di quarantena. “Le scene apocalittiche che ho assistito in televisione mi sono sembrate insensate. Bisogna tutelare gli anziani soprattutto se hanno altre patologie”.
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