Per l’alimentazione giusta per il coronavirus occorre mangiare vitamina D e stare lontani dal panico, afferma l’esperto di alimentazione
Il professore Pier Luigi Rossi è un medico di Arezzo, specializzato in scienza dell’alimentazione. Consiglia di approfittare di questo momento per riflettere e cambiare certe abitudini sbagliate. “Più vitamina D e meno paura. Così possiamo innalzare le nostre difese immunitarie, che invece sono sempre più deboli a causa degli stili di vita scorretti che seguiamo»: queste le parole che rivolge alla popolazione. E poi prosegue: «La vitamina D è preziosa per l’organismo. È un ormone che entra all’interno delle cellule del sistema immunitario, stimolando i globuli bianchi a un’azione di protezione contro le aggressioni dei virus». Ottenere delle riserve di questa importante risorsa non è difficile, per il 90% la quantità nell’organismo dipende dall’azione del sole sulla pelle. D’inverno, quindi, si parte svantaggiati. La percentuale restante invece si può assumere attraverso determinati alimenti. «Non sono molti: pesce, uova, burro, alcuni formaggi, avocado. Il pesce contiene anche Omega-3 e altri immuno-modulanti molto utili», spiega Rossi. Il vero problema è che il valore della vitamina D è solitamente sconosciuto dalla maggior parte delle persone.
Alimentazione giusta per il coronavirus e niente panico
Il professore poi precisa: «Paura e panico che vediamo in questi giorni con atteggiamenti anche esagerati, non fanno bene: sono potenti immunodepressori. Compromettono l’efficienza del sistema immunitario, nostra principale e naturale difesa contro aggressioni virali». Insomma, l’asia non serve per combattere il Coronavirus, anzi.Anche le cattive abitudini e una dieta scorretta non aiutano a contrastare il problema. Fumo e alcol aprono la strada ai virus, liberi di intaccare il sistema respiratorio del nostro organismo. Il consiglio è di assumere più verdura, frutta, cereali e legumi. Contengono fibra idrosolubile che rafforza i batteri intestinali, altri paladini del nostro organismo. Secondo Pier Luigi Rossi bisogna reagire: «Centrale per avere una naturale difesa è avere la dose di vitamina D3 nel nostro organismo superiore a 30 nanogrammi, meglio se il suo valore sia sopra a 50 nanogrammi».