Il carabiniere che ha ucciso Ugo Russo, ragazzo 15enne che stava tentando di rapinarlo, è ora indagato dalla Procura di Napoli per omicidio volontario
Ad uccidere il ragazzo 15enne Ugo Russo è stato un carabiniere in licenza a Napoli. L’uomo stava trascorrendo una serata con la fidanzata vicino al Lungomare. Ad un certo punto, secondo un comunicato stampa, il militare in borghese avrebbe visto due due sagome scure avvicinarsi alla sua auto. Allora l’uomo si sarebbe qualificato urlando di essere un esponente dell’Arma. Solo successivamente avrebbe tentato di difendere l’orologio esplodendo quei colpi di pistola che sono poi risultati fatali al giovane. Il carabiniere, ora indagato, ha risposto alle domande del pm Simone de Roxas alla presenza del suo avvocato di fiducia.
Il militare ha raccontato la sua prima versione dei fatti. La stessa dovrà poi essere verificata alla luce di autopsia e di eventuali immagini dell’agguato. Il tutto è avvenuto attorno alla mezzanotte e mezza di sabato, in via Orsini, nei pressi di via Santa Lucia e del Lungomare. Il carabiniere stava guidando la sua Mercedes, quando i due rapinatori minorenni si avvicinano con in mano un’arma giocattolo, ma senza il tappetto rosso. A quel punto il 15enne avrebbe scarrellato la pistola. Un’azione che, se confermata dalle indagini, potrebbe aver spinto il carabiniere a sparare.
LEGGI ANCHE —> 15enne ucciso a Napoli da carabiniere, parla la zia di Ugo
Napoli, ragazzo ucciso da carabiniere durante un tentativo di rapina | Militare indagato per omicidio volontario
Dapprima sarebbe avvenuta una manovra, come per fermare l’auto, poi tre colpi d’arma da fuoco. Il criminale aveva lo scaldacollo nero, il casco integrale, il volto travisato. Di notte, con quell’abbigliamento era impossibile scorgere i lineamenti di un ragazzino, soprattutto in appena pochi secondi. Il fascicolo è coordinato dal procuratore aggiunto Rosa Volpe. Il militare è ora indagato per omicidio volontario. Assieme alle dichiarazioni del militare ci sono quelle del complice del ragazzo ucciso, un 17enne dalla ieri agli arresti su ordine della Procura dei minori.
Quest’ultimo dichiara di essere fuggito per lo spavento lasciando a terra l’amico per paura di essere colpito. Da considerare poi un altro aspetto che riguarda quanto avvenuto intorno alle quattro di domenica mattina. Allora due individui di età compresa tra i 17 e i 18 anni hanno sparato ad altezza dall’esterno all’interno della caserma Pastrengo. Un fatto probabilmente animato dalla rabbia nei confronti del carabiniere accusato di aver ucciso volontariamente il 15enne. Su questo si indaga sul clan Saltalamacchia della Pignasecca.
LEGGI ANCHE —> Ragazzo ucciso in un tentativo di rapina: emergono nuovi dettagli