Il direttore generale non ammette che ci siano minimizzazioni sul coronavirus. Conferma una mortalità maggiore ribadendo che non si tratta di influenza
“Non è influenza. È un virus unico con caratteristiche uniche”, questo il monito dell’Organizzazione mondiale della sanità che mette in guardia i cittadini di tutto il mondo sul coronavirus. Parla il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che non ammette minimizzazioni sul Covid-19.
Tedros Adhanom Ghebreyesus ha spiegato che è vero che sia il Covid-19 che la classica influenza causano malattie respiratorie e si diffondono in modo simile, attraverso ‘droplet’, goccioline di fluidi dispersi da chi è malato. Allo stesso tempo però ha messo un punto fermo sul coronavirus. Il Covid-19 “causa una malattia più grave” ha detto, per la quale nessuno ha sviluppato immunità, ribadendo che per ora il suo tasso di mortalità è maggiore.
“A livello globale, circa il 3,4% dei casi segnalati di Covid19 è deceduto”, ha ammesso il numero uno dell’Oms. Per l’influenza, invece, si parla di meno dell’1%, per la quale, tra e altre cose, ci sono vaccini e trattamenti. Per il coronavirus ancora non esiste nulla di tutto ciò, anche se “sono in corso studi clinici su terapie e sono in fase di sviluppo più di 20 vaccini”.
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Coronavirus e dispositivi, la preoccupazione dell’Oms
Il direttore Ghebreyesu, sempre parlando di coronavirus, non ha nascosto la sua preoccupazione per la “grave e crescente interruzione della fornitura globale di dispositivi di protezione individuale, causati dall’aumento della domanda, dall’accaparramento e dagli abusi”.
I prezzi di questi dispositivi hanno raggiunti picchi record in queste settimane. Ed è proprio l’Oms che ne fa una stima. Sottolinea come i prezzi delle mascherine chirurgiche sono aumentati di sei volte, quelli dei respiratori più che triplicati e i camici costano il doppio. Proprio per questo si sta lavorando per aumentare le forniture del 40%. Il numero uno dell’Oms ha invitato così i governi a sviluppare incentivi per i produttori per sostenere ed incrementare la produzione.
Dal canto loro gli stati si mobilitano per cercare di contenere il contagio. Il coronavirus ha ormai diffusione mondiale. Ben 48 sono i Paesi coinvolti nei quali si registrano 91mila contagi e 3100 decessi. Secondo l’Oms l’80% dei casi, fuori dalla Cina da cui è partito il virus, proviene da tre Paesi specifici: Corea del Sud, Iran e Italia.
Proprio per questo sono diverse le misure che gli Stati mondiali stanno prendendo nei confronti del nostro Paese. Tra le ultime novità quelle giunte da Thailandia e Cina che impongono la quarantena a chi arriva dall’Italia.
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