Sarri-Juve, tutto in 180 minuti: il sostituto già scalpita

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri (Getty Images)

Momento davvero molto delicato per la Juve e Sarri. Tutto in 180 minuti, si gioca la panchina. Max Allegri è già pronto a subentrare

Momento davvero molto delicato per la Juventus, che contro il Lione, nella gara di andata degli ottavi di finale di Champions League, è stata sconfitta inaspettatamente per 1-0. La squadra bianconera non ha mai tirato in porta, un evento che negli ultimi quindici anni è capitato solo due volte, ovvero nel 2006 contro l’Arsenal e nel 2014 contro l’Atletico Madrid. Si tratta di un dato davvero sorprendente, se si pensa al potenziale offensivo della Juventus, squadra che può schierare in attacco campioni come Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala e Gonzalo Higuain. Quello di Lione è un passo falso che a Maurizio Sarri proprio non serviva. Perché la sconfitta della Juventus è arrivata al primo appuntamento decisivo della stagione, e preoccupa soprattutto per le modalità. L’1-0 si può rimontare, ma sentir dire a un allenatore, a fine febbraio, che non è ancora riuscito a trasmettere i propri concetti alla squadra è preoccupante. Più del risultato, spaventa il gioco, anzi il non gioco della Vecchia Signora. Anche e soprattutto perché è stato questo il motivo che ha portato i vertici bianconeri a cambiare in estate. E se il sarrismo non esiste, a Torino ne basterebbe un surrogato, un’altra declinazione. Quella circolazione di palla veloce che, invece, per ammissione dello stesso Sarri resta un problema. E se, oltre a un gioco spumeggiante, iniziano a mancare anche i risultati, le preoccupazioni si moltiplicano.

Tutto in 180 minuti, tra Inter e Lione

l 17 la Juve ospiterà il Lione, con l’obiettivo di una piccola impresa: non lo sarebbe a livello numerico, perché basterà vincere 2-0. Ma nelle ultime dieci occasioni in cui i bianconeri hanno perso 1-0 alla andata, la rimonta è riuscita soltanto tre volte: è un dato che dà l’idea della piccola impresa, appunto. E non può lasciare tranquilli Agnelli, Paratici, Sarri e i tifosi. Oltre al ritorno col Lione, d’altra parte, ci sarà un altro scoglio cruciale: il derby d’Italia contro l’Inter è uno snodo fondamentale. Perché l’ambiente si aspetta una reazione veemente dopo la sconfitta di Lione. I fantasmi, di Guardiola, di Allegri o di chi per loro, che circolavano attorno a lui già prima della débâcle di Lione. In molti pronti a scommettere che in caso di eliminazione dalla Champions, potrebbe essere subito richiamato Allegri.

Guardiola – foto calciomercato.com

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