Coronavirus Campania: la task force della Protezione civile ha comunicato il nuovo numero dei casi positivi.
Il Coronavirus continua a diffondersi in Italia. L’emergenza legata al nuovo Covid-19 è massima. Il virus sta iniziando ad estendersi anche nel Sud della penisola. La task force della Protezione Civile ha comunicato che nella giornata odierna sono stati effettuati in Campania 58 tamponi: tra questi, ben 7 sono risultati positivi. Due casi sono di Napoli, altri due di Torre del Greco, uno a Caserta, uno a Santa Maria di Capua Vetere ed uno del distretto di competenza dell’Asl Napoli 3 Sud. Gli esami sono stati effettuati nel laboratorio dell’ospedale Cotugno. Attualmente nella terza regione italiana per numero di abitanti sono stati accertati complessivamente 45 casi positivi. Maurizio Di Mauro, direttore generale del Cotugno, ha spiegato il suo punto di vista. “Per ora tutti i casi sono riconducibili a persone venute dal Nord. Bisogna restare in guardia perché potrebbe presentarsi il focolaio campano.” Il direttore ha anche svelato le condizioni dell’avvocato considerato come paziente 1. “L’avvocato è ricoverato ma è stabile e non presenta condizioni gravi“. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha pubblicato un post ufficiale su Facebook.
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Coronavirus Campania: sospese le attività ambulatoriali
Per ridurre il rischio di una diffusione rapida del Coronavirus, la Regione sta iniziando ad adottare alcune contromisure. E’ stata stabilita anche un’interruzione delle attività ambulatoriali erogate dagli ospedali, dalle Usl e dalle case di cura accreditate fino al 18 marzo. Il provvedimento non riguarda naturalmente le prestazioni ambulatoriali urgenti legate a chemioterapie, dialisi e radioterapie. Il segretario generale Cgil Campania, Nicola Ricci, e il segretario generale Fp Cgil Campania e Napoli, Alfredo Garzi Cosentino, hanno commentato il provvedimento. “Una decisione grave in un momento delicato. Non si può bloccare tutta l’assistenza specialistica in Campania negando il diritto alla salute dei cittadini. Non si può lasciare a casa senza copertura retributiva numerosi lavoratori della sanità”. Le ultime azioni intraprese dallo Stato e dalle Regioni testimoniano ancora di più la situazione d’urgenza in cui si trova l’Italia.
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