Coronavirus, nelle zone rosse prosegue il trasporto: “Nessuno ci ferma”

Coronavirus e le partenze: niente controlli nelle stazioni delle zone rosse

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Coronavirus (Getty Images)

Milano chiusa perché la città è appestata a causa del coronavirus? Be’, dopo l’assalto ai treni per il Sud di ieri sera, questa mattina alla Centrale la situazione è normalissima. Se si eccettua il fatto che c’è pochissima gente e che i treni alle 9:50 erano insolitamente in orario. Chi scrive ha fatto l’esperimento. Hanno comprato un biglietto sulle macchinette dove compaiono anche le regole da seguire per l’epidemia. Hanno preso un biglietto per Bergamo, la zona rossa. Nessuno li ha fermati o ha chiesto di dimostrare quali “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute”, per restare alla terminologia del decreto di Conte.

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Gli agenti di Polizia, presenti in forze, sono al corrente del decreto, compreso il dettaglio delle pene per chi sgarra. C’è perfino un arresto fino a tre mesi, ma nessuno ha ancora avuto istruzioni sulla sua applicazione. Quindi in effetti non sanno se devono intervenire. I sorveglianti alle porte fanno il loro lavoro come al solito, con l’eccezione che stanno ad un metro dai passeggeri. Al desk di Trenitalia un impiegato spiega che Trenitalia è un vettore e che fermare i viaggi spetta alle autorità.

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