Con un decreto in vigore da oggi alcune città sono entrate in zona rossa per evitare il contagio da coronavirus, scelta che ha fatto affollare le stazioni ferroviarie dalla popolazione in fuga.
Nella notte il premier Giuseppe Conte ha annunciato e firmato il nuovo decreto per contenere l’epidemia da coronavirus diffusosi nel nostro Paese. Con il nuovo decreto si è deciso di inserire nella zona rossa l’intera Lombardia ed altre 14 province italiane sino al prossimo 3 aprile. Lo scopo è quello di cercare di limitare il contagio. La decisione, presa ufficialmente nella notte, ma era già nell’aria da qualche ora. L’ufficialità, però, ha mandato nel panico migliaia di persone che hanno deciso di lasciare le città in questione, affollando le stazioni ferroviarie. Tra queste anche quella di Milano. Dopo essere stata deserta per alcuni giorni, ieri si è riempita di persone “armate” di valigie e bagagli e pronte a lasciare il capoluogo lombardo.
Il Governo italiano ha introdotto nuove misure per contenere l’epidemia da coronavirus. Le modifiche a partire da oggi, domenica 8 marzo, attuate tramite un decreto firmato nella notte dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Tra le misure in questione vi è quella di isolare l’intera Lombardia ed altre 14 province italiane dove vi sono stati maggiori contagi. Si annoverano, tra queste, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli. La nuova misura, che entrerà in vigore oggi sino al prossimo 3 aprile, prevede il divieto di ingresso e di uscita, salvo motivi “gravi e indifferibili“, nelle zone in questione. Una decisione che ha scatenato il panico nella popolazione delle zone in questione che ha affollato le stazioni per lasciare le città divenute oggi zona rossa.
La stazione centrale di Milano, che in questi ultimi giorni era apparsa deserta, ieri, come dimostra un video divenuto virale in queste ore, è stata presa d’assalto. Biglietterie automatiche affollate, vagoni pieni e gente che corre con valige e bagagli per affrettarsi nel lasciare il capoluogo lombardo. Una scelta dettata dalla paura contro ogni misura di prevenzione medica e con tutti i rischi del caso, nel dettaglio quella di evitare assembramenti e di rimanere ad una distanza di sicurezza di almeno un metro. Questa fuga di massa dalle varie zone, inoltre, rischia di divenire adesso un pericoloso veicolo di diffusione del virus, il quale potrebbe arrivare con maggiore velocità in altre zone d’Italia.
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