Coronavirus, la pandemia globale era stata prevista

Coronavirus, emerge un rapporto pubblico in cui si parlava già di una pandemia globale: la previsione era avvenuta prima dell’epidemia in Cina

Coronavirus per quanto tempo vive resiste superfici
Coronavirus (Getty Images)

Mentre la pandemia di coronavirus imperversa ormai a livello globale, il tutto era stato previsto mesi fa. La rivista Foreign Policy, lo scorso 20 settembre, aveva pubblicato un titolo che recitava in questo modo: “Il mondo sa che sta arrivando una pandemia apocalittica. Ma nessuno è interessato a fare qualcosa al riguardo”. Il tutto, dunque, ben prima che scoppiasse l’epidemia in Cina. La fonte cui si rifaceva la rivista era “un rapporto indipendente redatto su richiesta del segretario generale delle Nazioni Unite“. Si apprende che le cifre previste sarebbero state mostruose: un numero di morti fino a 80 milioni di persone, un 5% dell’economia globale letteralmente spazzato via. L’andamento attuale del coronavirus non sembra portare a numeri così catastrofici, ma certo il rapporto succitato suona alquanto profetico.

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Il rapporto, realizzato dal gruppo indipendente Global Preparedness Monitoring Board (Gpmb), riunitosi nel 2018, parlava dell’impreparazione del mondo a un evento di tale portata. “La maggior parte dei Paesi – si leggeva – non dedica l’energia e le risorse costanti necessarie per evitare che i focolai si trasformino in disastri. Questo messaggio chiave è stato lanciato molte volte, con scarso successo, ai leader politici, imprese finanziarie o istituzioni multinazionali. Non c’è motivo di pensare che questa volta sarà diverso”. Si evidenziavano dunque i rischi nell’era della globalizzazione, dovuta alla diffusione rapida e su larga scala di agenti patogeni. Richiamando ai costi che la gestione di un’emergenza avrebbe potuto comportare. La Sars, nel 2003, aveva inciso sull’economia globale per 40 miliardi di dollari. L’influenza suina del 2009, per 50 miliardi; l’ebola, in Africa, per 53 miliardi di dollari.

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