Nei cieli di Palermo vi è stato un avvistamento UFO: a stazionare tra le nuvole una decina di grandi sfere bianche.
Un avvistamento UFO quello avvenuto il 27 settembre 2019 nei cieli di Palermo su cui ora si continua ad indagare. A lasciare a bocca aperta gli abitanti del capoluogo siciliano, una decina di enormi sfere luminose che ben si lasciavano osservare tra le nuvole. La notizia è stata riportata nella giornata di ieri dal Centro Ufologico Meridionale. Quest’ultimo categorizza l’evento come avvistamento Ufo: ad oggi ancora non si conosce la natura del fenomeno. Nonostante le numerose indagini gli esperti non sono riusciti ancora a risolvere il mistero.
Avvistamento UFO a Palermo: il parere degli esperti
Ancora non si conosce la natura delle grandi sfere luminose che il 27 settembre scorso sono apparse nel cielo di Palermo. Per questo si parla del fenomeno come di un avvistamento Ufo. In strada c’era chi gridava fossero alieni, chi invece che fossero satelliti, altri ancora che hanno etichettato il fenomeno come naturale: fatto sta che ad oggi non si comprende di cosa si sia trattato. Le sfere hanno stazionato in cielo formando una specie di corona luminosa. Luce che si è mostrata ad intermittenza fino ad un totale spegnimento sincronizzato.
La notizia dell’avvistamento in quel di Palermo è stata pubblicata dal sito del Centro Ufologico Mediterraneo nella giornata di ieri, il quale ha voluto effettuare delle precisazioni. “Cari appassionati, una premessa indispensabile. Prima di pubblicare quest’avvistamento – riporta il sito ufficiale del C.UFO.M.- ci abbiamo pensato su, non una volta, ma diecimila, centomila, un milione di volte. La ragione è presto detta: c’è il sospetto che dietro a quest’avvistamento di una miriade di luci ferme nel cielo di Palermo, vi sia una tecnologia, come quelle delle discoteche che proiettano immagini in cielo, oppure olografica,o, ancora, legata al 5g che tanti miracoli di magnifiche immagini è capace di mettere in atto”.
Il C.UFO.M. ha poi proseguito affermando: “Ci siamo dati da fare svolgendo indagini a 360 gradi, non escludendo nulla: sopralluogo sul luogo dei fatti, tante riunioni sia di persona che via Skype, analisi, ricerche, casistica, un lavoro immane che ci ha tenuti impegnati per diversi mesi, con dibattiti, anche animati e diverse prese di posizione”. Tuttavia ha affermato il Centro che nessuno degli addetti ai lavori è stato in grado di fornire una spiegazione. Pertanto si è deciso di pubblicare la notizia, nella speranza che magari qualcuno sia in grado di dare una mano.
Leggi anche —> Coronavirus, tamponi orofaringei: tutto quello che c’è da sapere