Coronavirus%2C+Conte+ha+ceduto+alla+zona+rossa%3A+il+motivo
yeslifeit
/2020/03/10/coronavirus-conte-ha-ceduto-alla-zona-rossa-il-motivo/amp/
News

Coronavirus, Conte ha ceduto alla zona rossa: il motivo

Il governo estende a tutto lo Stivale norme forti e stringenti per contenere l’epidemia di coronavirus e limita gli spostamenti. Tutta l’Italia diventa “zona protetta”. Provvedimento chiesto a gran voce da Pd e Regioni

Il premier Conte (ansa.it)

Da oggi tutta l’Italia è “zona protetta”. Lo ha annunciato ieri sera, il premier Conte in diretta tv. Da oggi entrano in vigore nuove restrittive misure per contenere l’emergenza coronavirus. Un decreto quello firmato ieri sera tardi che attiva restrizioni e limitazioni, mettendo un intero Paese in guardia, chiedendo responsabilità e senso sociale, nel limitare gli spostamenti. Solo necessità comprovate, motivi di lavoro e salute, tutto il resto è rimandato a quando l’Italia avrà sconfitto il mostro invisibile del coronavirus. Un’unica Italia dunque stretta nella morsa della zona rossa.

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute – ha spiegato il Presidente del Consiglio – Le nostre abitudini vanno cambiate adesso: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se ci adatteremo a queste norme più stringenti”.

Conte non ha nascosto che il nuovo decreto impone misure forti ma necessarie “se a repentaglio è la salute dei cittadini bisogna scegliere”. Oltre alla limitazione degli spostamenti, consentiti solo in circostanze necessarie, scuole e università resteranno chiuse fino al 3 aprile su tutto il territorio nazionale. Stop anche al campionato di calcio e divieto assoluto di assembramenti.

“Il futuro è nelle nostre mani, ognuno faccia la propria parte – ha chiesto Conte agli italiani ricordando di rispettare le nuove norme – con senso di responsabilità”.

Leggi anche —> Coronavirus, al Sud in massa nei supermercati

Coronavirus, norme stringenti chieste dalle opposizioni

L’esito del nuovo decreto in materia di coronavirus è frutto del pressing che il governo ha ricevuto da più parti. Pd, opposizioni e Regioni hanno chiesto a gran voce misure forti e di contenimento. Omogeneità in tutto il Paese per fermare l’epidemia di coronavirus.

Conte e il suo esecutivo avevano cercato di scongiurare tutto questo, fino all’ultimo. Restrizioni senza precedenti per l’Italia. Norme drastiche che Conte sa bene che non gioveranno all’economia ma alla fine ha ceduto. Il motivo? I dati arrivati dall’ultimo bollettino della protezione civile: più 25 per cento di contagi in meno di ventiquattrore.

Questo è l’ultimo campanello di allarme che gli intima di dire “tempo non ce n’è”. Così nella sera, dopo le 22, ha annunciato che “nella penisola non ci sarà più una zona rossa” ma che “ci sarà l’Italia zona protetta”.

Leggi anche —> Coronavirus, dalla Cina: nell’aria per 30 minuti e distanza di 4,5 metri

Il pressing di governatori, Pd e opposizioni

I governatori delle Regioni lo chiedevano da giorni e ieri lo avevano ribadito ancora che non c’era più tempo. Chiedevano regole forti e uguali per tutti. Hanno anche azzardato la proposta di agire in autonomia per contenere il caos ma soprattutto i contagi se il Governo non avesse dato loro una risposta.

“I locali pubblici devono chiudere alle 18 – la misura chiesta a gran voce dal presidente della Campania Vincenzo De Luca – l’apertura di bar e ristoranti mantenendo un metro di distanza è ingestibile e non ha risconti nella realtà”. Si è fatto sentire anche il governatore pugliese Michele Emiliano: “Dobbiamo fare un’unica zona rossa per tutta Italia” affiancato dal presidente del Friuli Massimiliano Fedriga.

Prima di loro il vicepresidente del Lazio Daniele Leodori che già da domenica aveva lanciato sui social la campagna #iorestoacasa, slogan adottato anche dal premier ieri.

Anche la politica nazionale non era stata da meno. Appelli accorati a Conte per misure severe ed omogenee erano arrivate anche da Pd e Leu con in prima fila il ministro Speranza. Anche il centrodestra dalla stessa parte, ieri ha lanciato la proposta di nominare un supercommissario all’emergenza. Tra le file del centro destra circola già una proposta: Guido Bertolaso voluto sia da Salvini che da Berlusconi.

Conte dal canto suo ha spiegato per ora: “Stiamo ragionando sul da farsi – io avverto l’opportunità di un coordinamento per l’approvvigionamento di macchinari e attrezzature sanitarie. È un ruolo che potrebbe affiancare il capo della protezione civile”.

Leggi anche —> Coronavirus, autocertificazione per gli spostamenti: la direttiva per i prefetti

Recent Posts

Perchè visitare una capitale Europea in primavera?

La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…

9 mesi ago

Problemi di umidità: l’importanza di eliminare definitivamente la muffa sui muri

La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…

9 mesi ago

Strumenti rivoluzionari di CapCut per rimuovere lo sfondo dai video Scholar

Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…

10 mesi ago

Ho i denti sensibili: cosa posso fare?

Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…

10 mesi ago

Montascale per anziani, perché è importante conoscere i (reali) benefici

Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…

11 mesi ago

Rimedi per naso chiuso: cosa c’è da sapere sui decongestionanti nasali

Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…

1 anno ago