Coronavirus%2C+la+storia+del+18enne+in+terapia+intensiva
yeslifeit
/2020/03/10/coronavirus-la-storia-del-18enne-in-terapia-intensiva/amp/
Cronaca

Coronavirus, la storia del 18enne in terapia intensiva

Coronavirus, anche i giovani in terapia intensiva. La percentuale è bassa rispetto agli over 50. Un diciottenne è ricoverato a Milano

giovani con mascherine (Tiziana Fabi – getty images)

Il Covid-19 non lascia scampo proprio a nessuno. Non c’è distinzione tra un giovane o un anziano, la malattia è uguale per tutti. Lunedì mattina al San Raffaele è stato ricoverato un ragazzo di 18 anni che adesso è in terapia intensiva. I casi in rianimazione under 50 ricoprono una minima percentuale ma sono comunque presenti. “Gli adolescenti si considerano immortali – ha commentato Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano – Ma ci sono anche giovani in rianimazione con problemi decisamente seri. Trentenni e anche più giovani. Pochi casi, ma ci sono“. Alberto Zangrillo, primario di terapia intensiva cardiovascolare e generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano, smentisce le fake-news circolate e tranquillizza:” Abbiamo 27 persone in terapia intensiva, sei sono guariti e ce n’è uno di 18. Ma uno solo”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Coronavirus, a Milano numeri da guerra in terapia intensiva”

Coronavirus, attenersi alle regole

regole del Coronavirus (Miguel Medina – getty images)

I casi di guarigione ci sono e questo è un dato positivo, ma la possibilità dei contagi è sempre maggiore. Per evitare ciò bisogna rimanere a casa, è l’unico modo per espellere il fenomeno. Il nuovo decreto, in vigore dal 10 marzo, espande la zona rossa al resto d’Italia, così nessuno si sentirà diverso e tutti dovranno aiutarsi per combattere questo tragico evento. Io resto a casa è l’hastag che promuove la campagna contro il virus, tutti indistintamente dovranno rispettare le regole e rimanere a casa. Solo così i contagi diminuiranno. “Per come ci stiamo muovendo tutti ce la faremo. Ma ribadisco: se volete aiutarci, se volete fare qualcosa di utile, non uscite di casa – spiega il primario- non perché fuori casa ci sia la certezza assoluta di ammalarsi e di finire in rianimazione. Ma perché è l’unico modo per far esaurire il fenomeno“.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Coronavirus, i comportamenti irresponsabili che hanno un rischio enorme

contagi in crescita (Ada Yocota- getty images)

Recent Posts

Perchè visitare una capitale Europea in primavera?

La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…

9 mesi ago

Problemi di umidità: l’importanza di eliminare definitivamente la muffa sui muri

La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…

9 mesi ago

Strumenti rivoluzionari di CapCut per rimuovere lo sfondo dai video Scholar

Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…

9 mesi ago

Ho i denti sensibili: cosa posso fare?

Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…

9 mesi ago

Montascale per anziani, perché è importante conoscere i (reali) benefici

Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…

10 mesi ago

Rimedi per naso chiuso: cosa c’è da sapere sui decongestionanti nasali

Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…

12 mesi ago