Coronavirus e stop alle tasse: arrivano i provvedimenti

Stop a bollette e fisco come misura contro il down da coronavirus
Tasse (foto Pixabay)

Il vice ministro dell’economia Castelli anticipa la sospensione di tasse e contributi. Uno stop alle tasse necessario: vediamo nello specifico

In queste ore decisive per le sorti della sanità e della salute degli italiani, tiene banco l’aspetto economico. In molti già stanno vedendo calare le proprie entrate e temono per le casse delle proprie attività. Ecco perchè nel decreto per le misure di sostegno all’economia in approvazione mercoledì ci sarà “una parte fiscale molto importante di sospensione di pagamenti, pagamento di ritenute, contributi.” Lo ha detto la viceministra all’Economia Laura Castelli a Radio anch’io. Secondo quanto riporta una nota della trasmissione, alla domanda: “Ma anche i mutui?” La viceministra ha risposto: “Mutui, tasse, è tutto sospeso.” E ancora: “In tutta Italia?” La viceministra ha risposto: “Sui mutui di privati e famiglie.” Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ospite di “Circo Massimo” su Radio capital, ha detto stamani: Uno dei “quattro canali” su cui si sta indirizzando il governo per aiutare famiglie e imprese “è quello della liquidità, che va garantita, e questo lo si fa con la sospensione dei pagamenti, di mutui, bollette, tributi. Dobbiamo ragionare su tutto il territorio nazionale”. E alla domanda se la sospensione varrà già dalla prossima scadenza fiscale del 16 marzo, ha risposto: “stiamo lavorando in questa direzione”.

Stop alle tasse, serve liquidità

“Probabilmente chiederemo un deficit leggermente più alto per avere più possibilità di interventi. Non è detto che utilizziamo tutto nel primo decreto. Il limite di 7,5 miliardi è un limite che superiamo”, ha aggiunto.

Bisogna “evitare gli assembramenti e rallentare la diffusione del virus, perché è evidente che il nostro nostro sistema sanitario sta andando in crisi“, ha spiegato Patuanelli, rimarcando l’obiettivo dell’ultimo Dpcm per fronteggiare l’emergenza. “E’ evidente che abbiamo preso queste decisioni non certamente a cuor leggero, consapevoli che stiamo chiedendo sforzi ai cittadini. C’è la necessità di evitare il più possibile la diffusione del virus e quindi di evitare gli assembramenti. Mai come in questo frangente comportamenti singoli determinano comportamenti collettivi”, ha sottolineato.

Coronavirus
Premier Conte (GettyImages)

Il ministro è al quindicesimo giorno di auto-isolamento cominciato in seguito all’incontro del 25 febbraio scorso al Mise a cui aveva partecipato l’assessore lombardo risultato poi positivo al coronavirus, ha spiegato, aggiungendo che quindi da domani sarà ‘libero’ nel “rispetto” delle disposizioni, per cui “mi sposterò per motivi di necessità, di salute, che spero di non avere – ha detto – per andare a fare la spesa e per andare a lavoro”.

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