Coronavirus, Burioni parla del caso Codogno. Il noto virologo ha spiegato il suo punto di vista.
Il Comune di Codogno è ormai noto a tutti: il piccolo centro della provincia di Lodi è stato uno dei primi focolai del nuovo coronavirus. Dopo diverse settimane complicate, nella giornata di ieri ci sono stati zero nuovi contagi nel comune lombardo: un risultato meraviglioso dopo pochissime settimane di lotta. Il sindaco Francesco Passerini ha mostrato tutta la sua gioia spiegando che i suoi concittadini hanno svolto una quarantena molto seria per superare l’emergenza. Proprio la quarantena è uno delle tematiche più importanti degli ultimi giorni. Il governo italiano, infatti, ha rilasciato un decreto estendendo la zona rossa per tutta la nazione e non solo per le zone lombarde: l’obiettivo è quello di ridurre la diffusione del Covid-19. Le persone possono lasciare le proprie abitazioni solo per motivi di lavoro o di salute o di carattere eccezionale portando appresso l’autocertificazione. Il virologo Burioni ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha spiegato il suo punto di vista sul caso Codogno.
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Coronavirus, le parole di Burioni sul caso Codogno
L’immunità di gregge è un termine molto usato in medicina che indica la situazione in cui la vaccinazione di una parte importante della popolazione finisce per tutelare anche quegli individui che non hanno sviluppato direttamente l’immunità. Roberto Burioni ha rilasciato alcune dichiarazioni all’huffpost in cui ha spiegato il suo punto di vista in merito all’immunità di gregge. “Non sappiamo se l’infezione da parte di questo coronavirus conferisce l’immunità. Non sappiamo se le persone che hanno contratto il virus una volta guarite possano essere infettate di nuovo. L’immunità di gregge si verifica quando un gran numero di persone ha gli anticorpi che generalmente sono garantiti dai vaccini, che nel caso del Covid-19 non sono ancora disponibili”. Il noto virologo ha espresso il suo parere sul caso Codogno: “I cittadini hanno messo in atto dei comportamenti virtuosi che dovremmo adottare tutti perché impediscono il contagio. Non c’entra l’immunità di gregge, c’entrano le precauzioni che tutti gli italiani dovrebbero prendere”.
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